Cosa significa l’arresto di Luca Gallo per la Reggina? È questa la domanda che corre fra i tifosi amaranto, già spaventati dalle nefaste voci sulla situazione economica del club. Partiamo coi fatti: contro Gallo è stata eseguita una ordinanza applicativa della misura cautelare personale degli arresti domiciliari con conseguente decreto di sequestro preventivo, anche per equivalente, di beni per un valore pari a 11.437.340 di euro e delle quote sociali di 17 società. Fra queste società, però, non figura la Reggina 1914 S.l.r.

Perché la Reggina non è stata coinvolta nelle indagini?

Il club amaranto, come detto, non è stato posto sotto sequestro preventivo perché gli inquirenti si sono concentrati sulle società che direttamente hanno commesso i reati contestati, ovvero sistematico omesso versamento delle imposte, in particolare dell’Iva e delle ritenute, nonché dei contributi relativi ai lavoratori dipendenti. In pratica: la Reggina, per quanto indebitata, per quanto inadempiente dei famosi pagamenti dei contributi Inps e Irpef, è pulita e ha sempre operato in maniera legale. Questo, in ogni caso, non vuol dire che il club non sia sotto osservazione.

La Reggina può essere ceduta?

In città da qualche giorno si rincorrevano voci sugli interessamenti verso il club. Quanto successo chiaramente cambia le cose, ma in linea teorica la Reggina, essendo come detto un bene non posto sotto sequestro, potrebbe essere venduta, anche oggi. Il 100% delle quote della Reggina appartiene ad una società chiamata Club Amaranto, di cui Luca Gallo è presidente e amministratore. Va detto, comunque, che la misura degli arresti domiciliari di Gallo, amministratore unico della società, rende estremamente complesso lo scenario: in caso di interessamenti e offerte reali, previa amministrazione del Tribunale di Roma, si potrebbe firmare un preliminare di vendita, qualora Gallo sia disposto a cederla. 

Cosa succederà alla squadra?

Bisognerà prima di tutto vedere cosa accadrà a livello penale e se le accuse per Gallo si tramuteranno in condanna. Per quanto riguarda la Reggina di certo si tratta di una mazzata che colpisce una situazione già, come noto, estremamente complessa e in bilico. In termini spicci: per l’iscrizione al prossimo campionato, la Reggina dovrà dimostrare di aver pagato tutti gli emolumenti per la stagione 2021/22 ma, come detto in precedenza, non basta. Servirà presentare un indice di liquidità con un valore di 0.7, che presupporrà con ogni probabilità una ricapitalizzazione da parte da parte della proprietà. Una ricapitalizzazione che, ad oggi, chiaramente Gallo non potrebbe fare ma che sarebbe possibile se e solo se la società passasse sotto la gestione di un altro soggetto.