Il Benevento vince con una rete in pieno recupero dell'attaccante svedese di origine cubana. Per i silani solo due punti in sei partite
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A Benevento poteva scapparci un pareggio prezioso, ma il Cosenza si è arreso ad una spanna dal traguardo, trafitto in Zona Cesarini da Armenteros. L’attaccante, subentrato nel finale a Sau, ha trovato la deviazione vincente sugli sviluppi di un corner di Viola, approfittando di uno dei pochi blackout della retroguardia silana. Fino a quel momento il Cosenza, poco lucido come di consueto negli ultimi sedici metri nonostante il debutto dal primo minuto di Riviere, preferito all’'ex Carretta per affiancare Machach nel reparto avanzato, aveva disputato una buona gara, votata al sacrificio ed alla solidità in fase di contenimento. Ma ancora una volta ha pagato a caro prezzo una leggerezza difensiva, come la settimana scorsa contro il Pescara.
La cronaca della partita
L’avvio del confronto è tutt’altro che emozionante. Gli ospiti provano a pungere con le conclusioni velleitarie di Kanoute, ma appena il Benevento riesce ad affacciarsi in area avversaria, mette i brividi a Perina, come al quarto d’ora quando il portiere è costretto a distendersi per disinnescare un colpo di testa velenosa di Coda. Al 31’ Improta trova il corridoio giusto per eludere la trappola del fuorigioco sull’invito di Hetemaj. Solo davanti al Perina però, sciupa spedendo malamente a lato. Il Cosenza si riorganizza ed imbriglia le fonti di gioco sannite. I giallorossi sono così costretti a girare al largo e prima del riposo squillano solo con un tiro dalla distanza di Maggio, alto sulla traversa.
Inzaghi prova a vincerla
Nella ripresa il Benevento si presenta con maggiore vivacità e determinazione. Improta conclude di prima intenzione mandando la palla a pochi metri dal montante. Il Cosenza però replica sugli sviluppi di un calcio piazzato con l’incornata di Monaco, disinnescata da Manfredini con un intervento da applausi. Il match sale di tono. Corsi si immola per respingere la sfera calciata a botta sicura da Coda. Poi ci prova Insigne, ma con il sinistro allarga troppo la traiettoria. Inzaghi sente di poter vincere e getta nella mischia anche Armenteros a dieci minuti dal termine. Proprio lo svedese di origine cubana, nel secondo dei sei minuti di recupero concessi dal direttore di gara, sblocca la partita, condannando l’undici rossoblù al penultimo posto della classifica.