VIDEO | Dal 1° settembre gareggerà per l'Italia portando con sé la speranza di una nuova medaglia nel triathlon e l'emozione di «godersi appieno questa esperienza senza farsi mancare niente»
Tutti gli articoli di Sport
L'Italia e la Calabria si preparano a vivere un altro grande evento sportivo con la partecipazione di Anna Barbaro, atleta paralimpica reggina, che rappresenterà il nostro Paese alle Paralimpiadi di Parigi 2024. Dal prossimo 1° settembre, Barbaro sarà impegnata nella difficile competizione del triathlon, disciplina in cui ha già dimostrato di essere tra le migliori al mondo.
Anna, nata a Melito Porto Salvo nel 1985 e cresciuta a Pellaro, nella periferia sud di Reggio Calabria, ha conquistato il cuore degli appassionati di sport grazie alla sua incredibile determinazione e alle sue prestazioni eccezionali. Nonostante la sua disabilità visiva, che l'ha portata a competere nella categoria PTVI B1 (riservata agli atleti completamente ciechi), Barbaro ha saputo trasformare quella che per molti sarebbe stata una limitazione insormontabile in una forza inarrestabile.
In una intervista esclusiva in diretta da Parigi ai nostri microfoni, Anna ha condiviso le emozioni di questa nuova avventura, definendola «formato famiglia». L’atleta ha spiegato come la preparazione, vissuta insieme alla sua guida Charlotte Bonin e alle loro famiglie ad Aosta, sia stata caratterizzata da un ambiente familiare e sereno. «Le emozioni sono tantissime. Io sono felicissima di essere qui di nuovo con Charlotte. Voglio godermi appieno questa esperienza senza farmi mancare niente e divertirmi tantissimo», ha dichiarato. Anna sottolinea quanto sia importante per lei che un giorno sua figlia possa guardare indietro a questa esperienza e trarre forza e ispirazione.
Il triathlon, disciplina in cui Anna eccelle, è tra le prove più impegnative per un atleta paralimpico. La gara comprende tre segmenti – nuoto, ciclismo e corsa – che richiedono resistenza, velocità e un'eccezionale capacità di gestione delle energie. Per affrontare queste sfide, Anna sarà affiancata da una guida, con la quale dovrà mantenere una sincronia perfetta per tutto il percorso.
Anna Barbaro ha parlato anche delle difficoltà incontrate nel riprendere l’attività agonistica dopo la gravidanza, e di quanto sia stato complesso organizzare il tutto in un contesto familiare. «Non è stato tutto facile, ti ripeto, perché comunque riprendere dopo una gravidanza, sia per me che per Charlotte, e tutte le organizzazioni familiari sono state abbastanza particolari. Però diciamo che abbiamo delle grandi belle famiglie e siamo supportate da dei nonni e mariti che ci hanno aiutato e che saranno sul bordo strada a incitarci e a tifare per le mamme», ha rivelato, evidenziando quanto il supporto familiare sia stato determinante per raggiungere Parigi.
La partecipazione alle Paralimpiadi di Parigi rappresenta per Anna Barbaro un nuovo traguardo da raggiungere, ma anche un'occasione per mostrare ancora una volta al mondo la potenza dello sport nel superare le barriere. Anna ha inoltre raccontato quanto sia significativo per lei avere accanto l'allenatore Giuseppe e quanto il supporto della famiglia abbia contribuito al suo successo. «Avere accanto a me Giuseppe, essere in un ambiente così, riuscire a esserci di nuovo dopo una gravidanza è bellissimo. Ci fa capire che realmente, forse, la medaglia... No, sicuramente, la medaglia più bella io nella mia vita l'ho già vinta con la mia famiglia e con la nascita di mia figlia», ha detto con emozione.
Il percorso che l'ha portata fino a qui non è stato facile. Anna ha dovuto affrontare numerosi ostacoli, ma grazie al supporto della sua famiglia, dei suoi allenatori e della Federazione Italiana Triathlon, è riuscita a emergere come una delle migliori atlete del mondo. La sua determinazione e la sua continua ricerca del miglioramento l'hanno portata a ottenere risultati straordinari, che culmineranno nella sua partecipazione ai Giochi di Parigi 2024.
Per la Calabria e l’Italia intera, Anna Barbaro è molto più di un'atleta: è un simbolo di resilienza, un esempio di come la dedizione e la passione possano portare a risultati eccezionali. Il prossimo 1° settembre, tutti gli occhi saranno puntati su di lei, nella speranza che possa regalare all'Italia un'altra medaglia, ma soprattutto, un'altra lezione di vita.