Fine degli esperimenti. Da domenica prossima si inaugura ufficialmente la stagione con le gare valide per la prima giornata della fase a gironi di Coppa Italia riservata a squadre di Eccellenza e Promozione. L’Altomonte RC condividerà questa fase contro Castrovillari (Eccellenza) e Cassano Sybaris (Promozione).

Per i ragazzi dell'Altomonte un precampionato impegnativo con le sedute di preparazione affrontate dal 5 agosto a Taverna di Montalto Uffugo, ospiti dell’Academy Montalto Uffugo e, in appena 20 giorni, ben 5 confronti tecnici con squadre di caratura superiore. Immersi nel verde della Sila (Moccone) primo test contro il quotato Siracusa che concorrerà nel girone I di serie D (0-8 ndr), a seguire Paolana (eccellenza, 1-0 ndr), Soccer Montalto (promozione, 5-1 ndr), Cosenza (serie B, 0-7 ndr) e Nardò (serie D girone H, 2-6 ndr).

Ora si inizia a fare sul serio, la Coppa Italia sarà l’ulteriore tappa di avvicinamento al campionato che si preannuncia abbastanza competitivo, come confermano le parole del vicepresidente rossoblù Rocco Capparelli: «Veniamo fuori da un percorso di crescita e di amalgama abbastanza pesante. Non è facile affrontare una preparazione atletica con le temperature record di questa infuocata estate. Eppure, nessuno si è tirato indietro, giovani e meno giovani hanno sempre offerto il massimo impegno. La nostra è una squadra rinnovata, abbiamo accolto tanti under, tutti di qualità, su cui puntiamo con totale fiducia. Un connubio di età che quasi si equivale, su 24 elementi in rosa ben 11 sono in quota under per come richiesto dalle norme federali della stagione».

I confronti tecnici con le altre squadre, in questa fase della preparazione, sono stati improntati con squadre di spessore: «Nella programmazione della preparazione, unitamente a mister Pascuzzo, abbiamo preferito squadre forti proprio per metterci alla prova. Se avessimo pensato al risultato, staremmo stati rintanati nel nostro mondo. I confronti li abbiamo sfruttati per verificare pecche, la squadra superiore li evidenzia molto più rispetto agli altri. E ne abbiamo goduto, sappiamo cosa siamo e ci divertiremo».

Sebbene sia calcio d’agosto, confrontarsi contro una squadra professionistica è già motivo di vanto, giocare contro il Cosenza al San Vito – Marulla è qualcosa di diverso: «Entrare sul prato del San Vito-Marulla è stato un onore. In verità, quando il Cosenza si allenava ad Altomonte, capitava che una partitella ci scappava, ben altra cosa. Il passaggio della gara a Cosenza passa in secondo piano, ci ha onorato l’attenzione e ci ha reso orgogliosi di rappresentare la nostra comunità. Eccezionalmente il Cosenza ha concesso che la gara fosse disputata a porte aperte e, con un pubblico stimato di oltre 1500 persone, la notizia è che una società giovane come la nostra, al secondo anno in Promozione, sta lavorando bene».

Domenica altra gara dal carattere storico, il confronto contro il Castrovillari in una gara ufficiale fino a poco tempo fa era impensabile: «Per quanto poco attendibili siano le voci, sembrerebbe che il Castrovillari stia pensando di rinunciare alla Coppa Italia. Intanto noi siamo pronti per affrontare chiunque, a viso aperto senza paura e pronti ad applaudire i più forti. Dispiace che purtroppo saremo ancora ospiti di altre strutture, anche dopo la fase della preparazione ci tocca chiedere ospitalità ad altri mentre casa nostra, interessata da lavori e invidiata da tanti, non è ancora agibile».

Il caso del campo di Altomonte è simile anche per le altre due inserite nel girone 2 di questa prima fase. Se l’Altomonte RC si allena a Taverna di Montalto Uffugo, non di meno la sorte per il Castrovillari che, causa forza maggiore, ha dovuto scegliere Moccone, mentre il Cassano Sybaris, in attesa di trasferirsi nel comunale di Frascineto gestito da privati, ha dovuto sfruttare un campo (abusando nella classificazione) all’interno di un villaggio turistico. Un problema quello dei campi su cui si capitalizzato attenzioni solo a ridosso degli impegni ufficiali mortificando le società che alla fine, con le proprie monetine, fanno girare la giostra rappresentando le proprie comunità.