Massimiliano Allegri non siederà sulla panchina della Juventus nella prossima stagione. L’annuncio ufficiale è arrivato in una breve nota stampa della società.

Finisce un'era comunque vincente

Dopo tre giorni di dialogo, e diverse ore di colloquio, Allegri e il presidente Andrea Agnelli hanno quindi sancito la fine dell'avventura in bianconero dell'allenatore livornese, reduce dalla conquista di cinque scudetti consecutivi. Ma non della tanta agognata Coppa dalle grandi orecchie. Dettaglio, evidentemente, non di poco conto.

Un fulmine a ciel sereno secondo alcuni; per altri un addio annunciato dopo l'eliminazione dalla Champions League, nonostante le rassicurazioni sul futuro del tecnico. La situazione sarà comunque approfondita nelle prossime ore. Già fissata per domani pomeriggio, alle ore 14 all’Allianz Stadium, la conferenza stampa dell’allenatore ormai uscente della Juventus e del numero 1 del club Agnelli. Ma la notizia fa già da preludio a scenari inediti e interessanti, oltre che improbabili fino a una settimana fa.

Il titolo cresce in Borsa

A cominciare dal lato finanziario. Sì, perché il divorzio da Allegri sta già avendo ripercussioni, e non proprio negative, a Piazza Affari, dove la Juventus è quotata in Borsa. L'azione della società bianconera era già partita tra le migliori di giornata fin dalle prime battute e la notizia dell’addio al tecnico toscano ha dato ulteriore linfa agli acquisti. Il titolo infatti in pochi minuti si è mosso in rialzo andando verso il +2%, a fronte di un listino generale debole. Un’iniezione di fiducia importante per gli investitori, dal momento che la Juventus era reduce da una brusca caduta in Borsa dopo l'eliminazione dalla Champions, quando il titolo bianconero era arrivato a sfiorare 1,7 euro alla vigilia del match fatale contro l'Ajax, salvo poi precipitare fin sotto quota 1,2 euro. Ora viaggia a 1,38. Livelli simili si erano toccati a settembre, dopo l'arrivo di Cristiano Ronaldo. 

Chi per la successione?

E per il dopo Allegri sono già diverse le ipotesi.
Il sogno di Agnelli si chiama Pep Guardiola ma difficilmente il tecnico spagnolo lascerà il Manchester City. «Non andrò a Torino, il prossimo anno sarò ancora l'allenatore del City», ha ribadito oggi in conferenza stampa Guardiola.
La principale alternativa al tecnico degli inglesi è Mauricio Pochettino, che sarebbe arrivato alla fine del suo ciclo con il Tottenham.
Da non escludere neanche un ritorno di Didier Deschamps, vecchia gloria bianconera, che guidò la Juve in serie B nella stagione 2006-2007. Al momento l’unica pista italiana battuta (con Conte sempre più in prospettiva Inter) è rappresentata da Simone Inzaghi, reduce dalla conquista della Coppa Italia con la Lazio, che gode della stima del ds bianconero Paratici.

Fra suggestioni forse poco concretizzabili e ipotesi più realistiche, i tifosi della Vecchia Signora aspettano.