Gli europei di calcio inizieranno questa sera con Germania-Scozia, mentre l'Italia scenderà in campo domani contro l'Albania. Lunedì il derby calabrese tra l’allenatore cosentino e quello vibonese, che guidano rispettivamente Belgio e Slovacchia
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L'attesa è finalmente giunta al termine. Sul terreno dell'Allianz Arena di Monaco di Baviera inizia, questa sera alle 21, il campionato di calcio "Euro 2024". In campo la Germania, padrona di casa, e la Scozia. L'edizione tedesca sarà la 17ª nella storia del torneo e, dopo l'edizione itinerante del 2020 (posticipata al 2021 a causa della pandemia da Covid-19), si torna finalmente alla normalità.
L'Italia è la squadra campione in carica, mentre Germania e Spagna, detengono il record di vittorie con tre titoli. Inghilterra e Francia sono le squadre favorite per la vittoria finale - almeno dai bookmakers che le quotano rispettivamente a 4.00 e 5.00 -, con Germania, Portogallo e Spagna a fare da outsider. Più staccate Belgio, Olanda e Italia, la cui vittoria è quotata a 16.00. Croazia e Danimarca, invece, le possibili rivelazioni.
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La nazionale italiana del ct Spalletti farà il suo esordio sabato alle 21 contro l'Albania, per la prima giornata del gruppo B nel quale sono inserite anche Spagna e Croazia. Gli Azzurri, campioni in carica, in Germania non partono da favoriti, ma spesso in queste situazioni l'Italia ha saputo dare il meglio. A Euro 2024, però, si parlerà molto italiano, non solo per i tanti emigrati che vivono e lavorano in Germania, ma anche per i quattro allenatori del bel Paese impegnati con le loro rispettive Nazionali. Non ci sarà infatti solo Luciano Spalletti a rappresentare i tecnici italiani, ma anche Vincenzo Montella con la Turchia, Domenico Tedesco alla guida del Belgio e Francesco Calzona con la Slovacchia. Un poker di commissari tecnici che vede la Calabria rappresentata con il duo Calzona - Tedesco. Rispettivamente di Cessaniti, nel Vibonese e di Bocchigliero nel Cosentino. E per uno strano (ma meraviglioso) scherzo del destino Ciccio da Cessaniti e Mimmo da Bocchigliero si sfideranno, nella prima sfida del gruppo E, che vedrà di fronte proprio Slovacchia e Belgio. Una sfida che a questo punto si giocherà anche a colpi di 'Nduja e soppressata.
La favola di Calzona
Nel mondo dello sport emergono spesso storie che catturano l'immaginazione e ispirano chiunque abbia un sogno. Una di queste storie è quella di Francesco Calzona. Nato nel 1968, Calzona inizia la sua carriera nel calcio giocato, ma le sue tracce nei campionati minori si sono perse presto. Tuttavia, è nel ruolo di allenatore che ha scritto la sua storia. Nel 2004, prende le redini della Castiglionese, una squadra toscana di Promozione, segnando così l'inizio di una lunga e impegnativa carriera nel mondo del dilettantismo. Ma cosa distingue Calzona dalle miriadi di allenatori impegnati nelle serie minori? La risposta risiede nella sua determinazione e nella sua capacità di reinventarsi. In un periodo in cui il calcio non costituiva la sua principale fonte di reddito, Calzona si guadagnava da vivere vendendo caffè. Un percorso insolito che, tuttavia, ha forgiato la sua resilienza e la sua fame di successo.
La sua carriera da tecnico poi subì una svolta, intrecciandosi con quella di Maurizio Sarri (che aveva avuto come allenatore nel 2000 al Tegoleto), con il quale inizia come vice, nel 2007, sulla panchina dell'Avellino. Da lì, il loro percorso comune ha toccato diverse piazze, tra cui Perugia, Alessandria e Sorrento, prima di approdare all'Empoli. È con Sarri che Calzona conosce il grande pubblico, specialmente durante il periodo al Napoli. Il ritorno di Calzona con la squadra partenopea come collaboratore nella prima stagione di Spalletti è un ulteriore riconoscimento del suo contributo al mondo del calcio. Tuttavia, un breve periodo meno fortunato a Cagliari con Di Francesco lo ha messo di fronte a nuove sfide.
Tuttavia, la storia di Calzona ha raggiunto nuove vette nell'agosto 2022, quando è stato chiamato a guidare la Nazionale slovacca. L'opportunità è arrivata grazie alla "raccomandazione" di Marek Hamšík, ex capitano del Napoli, che ha definito Calzona «l'uomo giusto» per il ruolo. Nonostante l'iniziale scetticismo da parte dei tifosi e della stampa, Calzona ha dimostrato il suo valore portando la Slovacchia alla qualificazione per gli Europei 2024 con una vittoria 4-2 contro l'Islanda, nell'ultima partita del girone J che ha consentito di posizionarsi al secondo posto dietro al Portogallo. Nel 2024 Calzona è stato finora protagonista, non proprio in positivo, anche sulla panchina del Napoli. Subentrato a Walter Mazzarri nel mese di febbraio, il tecnico vibonese non è riuscito a dare la giusta svolta ad un'annata che per gli Azzurri è iniziata con il piede sbagliato.
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Il Napoli ha ceduto lo scettro di campione d'Italia all'Inter e, clamorosamente non è riuscito neppure a qualificarsi per le competizioni europee, chiudendo mestamente al decimo posto in classifica. Per il calabrese Calzona, una partentesi dunque da dimenticare. Sotto la guida di "Ciccio" da Vibo, i partenopei hanno infatti registrato la peggior media punti degli ultimi 15 anni.
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Adesso, però, per Calzona arriva subito la possibilità di dare una scossa al suo 2024. In Germania il vibonese vuole sorprendere con la Slovacchia: il Belgio del corregionale Domenico Tedesco è avvisato.
La carica di Tedesco
Domenico Tedesco è nato il 12 settembre del 1985 all'ospedale di Rossano, ed è cresciuto a Bocchigliero, piccolo centro silano nel Cosentino. Come Calzona rappresenterà la Calabria alla competizione continentale che questa sera prenderà il via. L'allenatore del Belgio, però, a differenza del collega ha a disposizione una nazionale sulla carta nettamente più forte rispetto alla Slovacchia e dunque il primo posto nel gruppo E, sembra quasi - almeno sulla carta - già di proprietà dei Diavoli Rossi, con la nazionale slovacca, la Romania e l'Ucraina a giocarsi la seconda posizione nel girone che garantirebbe comunque il passaggio al turno successivo.
La carriera di Tedesco
Dopo aver svolto la sua carriera di calciatore con la maglia dell’ASV Aichwald, nel gennaio del 2008 inizia ad allenare, parallelamente al ruolo di giocatore, la formazione giovanile del club. Ma dopo sei mesi viene ingaggiato per la stessa mansione dallo Stoccarda, restandovi per sette anni. Successivamente passa all’Hoffenheim.
L’8 marzo 2017 Domenico Tedesco viene assunto come allenatore dall’Erzgebirge Aue, in 2. Bundesliga, che era a un passo dalla retrocessione. Con Tedesco in panchina, la squadra comincia a collezionare una serie di risultati positivi, che le permettono di raggiungere il 14º posto in classifica e la conseguente salvezza. Poi, prima della panchina del Belgio, le esperienze con lo Schalke 04, lo Spartak Mosca e il Lipsia. Con quest'ultima squadra vince nel 2022 la Coppa di Germania, che rappresenta il primo trofeo nella storia del club biancorosso.
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Tedesco è tra gli allenatori europei più attenzionati da diversi top club, non a caso il suo nome era spuntato anche per prendere il posto di Stefano Pioli, prima che i rossoneri affidassero la panchina al Fonseca.