Girolamo Mesiti è stato rieletto Presidente Regionale Aiac (Associazione Italiana Allenatori Calcio) e, soprattutto, è stato fatto all'unanimità. Sarà dunque il suo secondo mandato dopo i quattro anni precedenti che hanno visto la stesura di pagine importanti, soprattutto per quel che riguarda la tutela degli allenatori. Mesiti è sempre stato pioniere in questo e, col tempo, ha portato una ventata di innovazione ed equità all'interno del mondo Aiac. Una soddisfazione doppia, poiché non era mai successo in Calabria che un Presidente Regionale Aiac venisse rieletto all'unanimità, e ciò sta a significare il grande apporto dello stesso Mesiti che, nel suo ampio curriculum, vanta anche un'esperienza come Consigliere Nazionale Aiac.

La soddisfazione di Mommo Mesiti

Non può che essere soddisfatto lo stesso Mesiti, che esprime così il suo orgoglio in esclusiva ai nostri microfoni: «La rielezione all'unanimità mi riempie di soddisfazione poiché non era mai successo in Calabria da quando c'è l'Aiac. Si è capito il lavoro che è stato fatto sul campo ma, soprattutto, il fatto che da quando sono stato Presidente Regionale ho sempre cercato di migliorare diverse situazioni». E, di fatti, tante sono state le piccole rivoluzioni che hanno migliorato il mondo degli allenatori, come ricorda lui stesso: «Ci sono state svolte quasi epocali, come il contratto collettivo di lavoro, con l'Aiac che ha dato sempre molta attenzione alle firme per la chiusura dei contratti. Senza dimenticare la nuova norma che consente, a un allenatore esonerato, di di firmare con un'altra società entro il 30 dicembre. Siamo sempre stati a tutela dei lavoratori sportivi». Insomma, la sua conferma è un segnale tangibile del suo operato: «Una grande dimostrazione di affetto, anche perché il mio primo mandato non è stato così semplice poiché, all'interno, c'era qualcuno che mirava ai propri obiettivi personali e non a quelli dell'Aiac e degli allenatori. Con questo direttivo però abbiamo ripulito un po' le province e messo l'allenatore al centro del progetto. Tutti i presidenti provinciali, infatti, sono allenatori e possono allenare ugualmente».