Dopo l'ultimo posto in classifica e la conseguente retrocessione dal campionato di Eccellenza, l'Acri sembra essersi chiusa nel silenzio e il futuro sembra essere abbastanza incerto. La squadra rossonera, che ha rappresentato con orgoglio la città di Acri per anni, adesso rischia di scomparire dal panorama calcistico dilettantistico calabrese. Le voci che circolano, infatti,  indicano che il titolo sportivo della società potrebbe essere ceduto all'Altomonte, lasciando così la città senza una squadra di calcio. Al momento solo indiscrezioni ma sta di fatto che dal termine della stagione la società guidata da Carlo Stumpo si è chiusa in un assordante silenzio che non lascia ben sperare. Nessuna comunicazione ufficiale è stata rilasciata, lasciando così i tifosi nell'incertezza.

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La possibile cessione del titolo sportivo metterebbe la città di Acri di fronte a un rischio concreto: la scomparsa del calcio locale. Per una comunità che ha sempre vissuto e sostenuto la propria squadra, questa prospettiva è fonte di grande tristezza e delusione, sentimenti che al momento si stanno palesando solo attraverso i social. 

Il calcio è uno sport che va oltre la semplice competizione sul campo. È un elemento fondamentale per il tessuto sociale di una comunità, che crea un senso di appartenenza e di identità. La scomparsa del calcio ad Acri avrebbe dunque un impatto negativo non solo sulle dinamiche sportive, ma anche sulla vita quotidiana dei cittadini, soprattutto di quei tifosi che vedrebbero spegnersi una parte importante della loro storia e della loro passione.