“La differenza ci unisce”: è questo lo slogan che caratterizza le finali dei Mondiali Antirazzisti Uisp in corso a Riace nel fine settimana, paese simbolo di accoglienza e di rigenerazione sociale, in Calabria e nel mondo. Sono previsti infatti tornei di pallavolo, basket e beach rugby. In tutto saranno 100 le squadre che parteciperanno a questa edizione speciale dei Mondiali Antirazzisti, con le loro storie normali, di sport e integrazione, di valori quotidiani e convivenza.

Storie come quelle dei ragazzi bolognesi di Villa Aldini, degli studenti liceali di Matera del progetto “Open Playful Space” e del gruppo degli escursionisti della asd Calabriando. I Mondiali Antirazzisti Uisp sono un cantiere aperto, una carovana itinerante per l’Italia con un carico importante: si chiama ‘valore sociale dello sport’ e si legge in tutte le lingue del mondo. Una serie di iniziative raccolte nell’Almanacco Antirazzista Uisp, che ha preso il via da aprile e ha fatto tappa in molte città, da Milano (con Mediterraneo Antirazzista) a Matera che ha saputo collegare cultura, sport e integrazione.

Per il sindaco Antonio Trifoli si tratta di «un’occasione di incontro tra territorio, sport e migranti in nome dei valori universalmente riconosciuti di accoglienza e inclusione sociale. Un punto forte da cui ripartire per fare di Riace sì il paese dell’accoglienza, ma con chiarezza e liceità».