La maggior parte delle persone considera il cellulare e i social degli strumenti tecnologici indispensabili per la quotidianità, dimenticando però che ciò produce un effetto phubbing. Quest'ultimo indica l'ignorare la realtà a favore dei nostri cellulari: basta andare in un qualsiasi locale e osservare le persone che, nonostante siano sedute allo stesso tavolo, si ignorano guardando e interagendo solo con il loro smartphone e distruggendo così le loro relazioni.

Più di diciassette anni fa a Cittanova, in provincia di Reggio Calabria, è nata l'Associazione Teatrale e Culturale “Ridiamoci Sopra, un gruppo di amici che sotto la guida del loro presidente Giovanni Calogero, hanno voluto in un certo senso andare controcorrente, infatti, hanno deciso di allestire e produrre spettacoli teatrali, creando opportunità di confronto, convivialità e divertimento, esibendosi non solo in varie città calabresi, ma anche in strutture e luoghi dove l’arte della recitazione costituisce momenti di vera e propria “evasione” da una realtà di non sempre facile gestione.

In questo senso, la Compagnia Teatrale “Ridiamoci Sopra” è giunta già negli anni scorsi, ed ha rinnovato anche quest'anno l’offerta di esibirsi in un luogo “diverso”, rispetto al solito, non in una delle piazze della nostra Calabria, ma all’interno della Casa Circondariale di Palmi. 

Gli artisti si sono così offerti di mettere in scena una commedia teatrale, dopo essersi confrontati con il Direttore dell'Istituto, Mario Antonio Galati e con il responsabile dell’ Area Trattamentale della Casa Circondariale, Domenico Ciccone. 

È stato così che nelle settimane scorse, al fine di rendere lo spettacolo fruibile a tutta la popolazione detenuta, la Compagnia ha messo in scena ben tre rappresentazioni per i detenuti, che hanno così avuto il piacere di assistere alla messa in scena della commedia "A Pilluleda miraculusa" interpretata dagli attori: Giovanni Calogero, Rosario Brancati, Rosa Mileto, Aldo Brancati, Rosella Cangemi, Silvana Franco, Angela Gullone, Elisa Santacroce, Massimo Magnoli, Elisabetta Zito e Giorgio Romolo.

Lo spettacolo ha avuto un successo strepitoso, è stato più volte interrotto dai numerosi applausi dei detenuti, con i quali spesso gli attori hanno interagito, rendendoli parte attiva dello spettacolo con varie battute. Al termine degli spettacoli i detenuti hanno ringraziato gli attori, proponendo loro di ritornare nuovamente e chiedendo per il futuro di essere coinvolti nelle loro rappresentazioni, cosa che potrebbe in un futuro anche accadere, alla luce dell’apprezzamento manifestato dalla popolazione ristretta verso la messa in onda di tali attività, che si sono svolte peraltro in maniera ordinata e nel rispetto comunque delle regole che scandiscono la quotidianità all’interno di una struttura penitenziaria.

Gli artisti hanno obiettivamente dato dimostrazione di capacità recitative fuori dal comune e soprattutto di nobiltà d'animo, impegnare momenti della propria quotidianità, per dedicarsi senza alcun ritorno economico e/o materiale, al volontariato, soprattutto a favore di chi sta vivendo un periodo triste della propria vita, regalando a chi ne ha bisogno un attimo di svago, in cui è consentito dimenticare di essere “ristretto” è infatti grande testimonianza di sensibilità ed altruismo .

Dice il presidente dell'associazione "Ridiamoci Sopra" Giovanni Calogero: «La compagnia non è nuova a queste esibizioni di volontariato e abbiamo portato il nostro spettacolo nelle carceri e anche in strutture socio - sanitarie per portare un sorriso e un po' di spensieratezza a chi nella vita ha dovuto affrontare situazioni spiacevoli o malattie per le quali il decorso della vita non va come dovrebbe. Fare sorridere una, due, quattro o dieci persone in un pubblico per noi è motivo di orgoglio e soddisfazione».