L’attore romano, fra i volti più amati di sempre della tv, sarà protagonista del primo prison drama italiano in otto episodi "Il re" affidato al cineasta e sceneggiatore di Saracena
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Si chiama Bruno Testori il nuovo personaggio interpretato da Luca Zingaretti per la serie sky "Il re" che sarà firmata da Giuseppe Gagliardi, il registra di Saracena che ha diretto le serie di successo 1992, 1993, 1994, Non Uccidere. Otto episodi ambientati nel carcere di San Michele, un istituto detentivo di frontiera dove il direttore Bruno Testori esercita la sua personale idea di giustizia, il suo quarto grado di giudizio, al di sopra della legge dei tribunali e dei codici di procedura penale. Perché dietro ogni detenuto c’è una storia, una vita deragliata: e anche se fuori dal carcere la prima a essere andata fuori dai binari è proprio la sua, dentro il San Michele Bruno è un sovrano assoluto. Spietato con chi lo merita, e inaspettatamente misericordioso con altri, sempre seguendo i principi della propria distorta e oscura morale. Ma quando il regno rischia di crollare, minacciato da un pericolo imminente, Bruno si troverà a combattere la guerra più difficile.
La nuova avventura di Gagliardi
«Questa serie per me è una bella avventura - ha dichiarato Giuseppe Gagliardi - cercare di attualizzare un genere, quello del dramma carcerario, che ha precedenti importanti. La storia del "Re" è intrigante, il personaggio di Bruno Testori ha molte sfacettature, lo spettatore si troverà davanti a un uomo con molte complessità, in linea con i personaggi più interessanti della serialità contemporanea. Il sottotesto è legato al racconto delle dinamiche del potere, un potere politico e militare che Bruno ha consolidato in carcere. Luca Zingaretti avrà un bel materiale per costruire il suo personaggio».
Un ruolo molto lontano da quelli che hanno fatto di Luca Zingaretti uno dei volti più conosciuti e amati del piccolo e grande schermo. La serie prodotta da Lorenzo Mieli e The Apartment con Wildside, entrambe parte del gruppo Fremantle, vede la sceneggiatura di Stefano Bises, Peppe Fiore, Bernardo Pellegrini, Davide Serino. Le riprese inizieranno nei prossimi mesi tra Roma, Torino e Trieste.
La carriera del regista calabrese
Dopo i cortometraggi che hanno segnato i primi approcci alla regia, Giuseppe Gagliardi nel 2003 firma il documentario musicale Doichlanda. Il debutto cinematografico avviene invece nel leggero e divertito mockumentary "La vera leggenda di Tony Vilar" che racconta la storia di un cantante melodico sudamericano degli anni Sessanta, che vede la sua carriera distrutta per la caduta dei suoi capelli che indossa durante un'esibizione. Nel 2011 firma Tatanka la pellicola ispirata all'articolo "Tatanka Skatenato" inserito all'interno del libro di Roberto Saviano "La bellezza e l'inferno" che narra la vera storia del pugile italiano Clemente Russo protagonista del film interpretando se stesso. Nel 2015 dirige la crime-fiction in onda su Rai 3 intitolata Non uccidere e sempre nello stesso anno firma la serie televisiva italiana 1992 creata da Alessandro Fabbri, Ludovica Rampoldi e Stefano Sardo da un'idea di Stefano Accorsi. La serie, che fa parte di una trilogia comprendente anche 1993 e 1994 e che vede tra gli interpreti principali Stefano Accorsi, Tea Falco, Miriam Leone, Guido Caprino, Domenico Diele, Antonio Gerardi ed Alessandro Roja, narra in chiave romanzata le vicende che hanno portato alla cosiddetta Tangentopoli attraverso i punti di vista di sei diversi personaggi, le cui storie si intrecciano tra loro e con altri noti personaggi dell'Italia dell'epoca.