Non solo il podio, al cantautore e pianista originario di Crotone andarono anche il premio "Volare" per la migliore musica e quello della critica "Mia Martini" (ASCOLTA L'AUDIO)
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"Se non fosse per te crollerebbe il mio cielo" cantava sul palco del teatro Ariston il cantante e pianista calabrese, tra i più apprezzati in Italia, Sergio Cammariere. E da allora di anni ne sono passati venti. Eppure l'inedito portato in gara alla 53esima edizione del Festival della canzone italiana, dal titolo "Tutto quello che un uomo", pur avendo attraversato due decenni non sente addosso il peso del tempo. La sua forza e la sua bellezza non sono venute mai meno.
Il brano che porta la firma di Cammariere e di Roberto Kunstler è uno tra quelli capaci di farsi amare al primo ascolto e al Festival di Sanremo del 2003 non passa di certo inosservato. La classifica finale vede infatti "Tutto quello che un uomo" salire sul podio, al terzo posto. E poi ancora altri preziosi riconoscimenti si aggiungono a quelli ottenuti. Il brano riceve infatti il premio della critica "Mia Martini" e il premio "Volare" per la migliore musica. Anche le radio accolgono con entusiasmo il progetto musicale di Cammariere e "Tutto quello che un uomo" diventa così uno dei brani più trasmessi arrivando a raggiungere persino la top five dei pezzi più passati in quel periodo.
Un successo trasversale, che mette d'accordo pubblico e critica. Un brano con una melodia abile a sostenere con eleganza ed emozione una delle più belle dichiarazioni d'amore in musica. Nel dicembre del 2021, a più di diciotto anni dal festival che ha reso celebre la canzone, la FIMI certifica il brano come disco d'oro per le oltre 35 mila unità vendute.
Sergio Cammariere conosce bene la Calabria. Crotone è la città in cui è nato e che sente sua fino in fondo. L'amore per il capoluogo pitagorico non si limita a stare soltanto dentro le parole ma traspare anche nella scelta dell'artista di fare della propria città la location protagonista di alcuni videoclip. Insomma un legame sincero, un affetto ricambiato. Una storia che merita di essere raccontata per testimoniare che, indipendentemente dai successi raggiunti, è difficile dimenticare i luoghi della propria infanzia, quelli in cui, uno dopo l'altro, sono stati messi in fila i primi passi verso il futuro.