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‘Sincera e massima gratitudine per l’allestimento e la realizzazione della manifestazione “Tropea festival, leggere & scrivere”. È il sentimento predominante che ho formalizzato mediante una lettera inviata al dottor Gilberto Floriani, direttore del sistema bibliotecario vibonese. La menzionata manifestazione, infatti, ha coniugato in una mirabile sintesi, discipline umanistiche e scientifiche, temi di attualità e orientamenti giurisprudenziali, arte e musica. Un evento unico su scala regionale che si confronta, senza presunzione ma anche senza timidezza, con quelli analoghi che si svolgono in altre città del Nord o presso realtà più popolose.Una manifestazione che è motivo di orgoglio per la Calabria, per la città di Vibo Valentia e per tutta la comunità provinciale.L’iniziativa testimonia, ancora una volta, le enormi potenzialità del territorio. Risorse prima di tutto umane e, in secondo luogo, culturali di eccezionale valenza.Il festival ha concretizzato un modo di fare cultura improntato al rigore e al dinamismo, ma soprattutto al rafforzamento del sapere collettivo.Centrati, inoltre, vari obiettivi. Innanzitutto ha reso tangibile il binomio cultura e società. In secondo luogo ha offerto al Vibonese una nuova prospettiva culturale di ampio respiro. La valorizzazione dell’elemento identitario si è fusa con una dimensione globale delle tematiche proposte. Encomiabile il coinvolgimento dei centri di educazione e scolastici e la capacità di stimolare curiosità e attenzione presso tanti giovani.Vibo Valentia, grazie all’instancabile lavoro del dottor Floriani, alla sapienza organizzativa e alla passione che ha animato ogni fase del progetto ha ricevuto lustro e uno stimolo a proseguire tale importante esperienza.Le proficue risultanze del festival confermano quanto sia fondamentale, in un’ottica di crescita e di sviluppo civile, un’appropriata politica culturale’.