La prima edizione sancisce il successo della formula che lega glamour e alta cucina, nata dalla mente vulcanica dell’art director Paolo Pecoraro e subito rilanciata dal sindaco Macrì. Si chiude stasera con la cena di gala. E tutti già aspettano l'evento del 2020
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Tutto si può dire, dei tropeani, tranne che non siano caparbi, cocciuti, orgogliosi, testardi, e chi più ne ha, più ne metta. Sicuri della propria unicità di “gente nobile”, di “abitanti della Rocca più bella del Tirreno”, tra i Calabresi, popolo non certo famoso per arrendevolezza e malleabilità, sono considerati tra i più difficili. Un primato non da poco: ma forse è proprio per questo che quando un tropeano si mette in testa qualcosa, nessuno riesce a fargli cambiare idea. Ergo, se vuole fare qualcosa, la fa: ed il più delle volte, anche bene. In patria e all’estero.
L'idea di un evento glamour
In tal senso, il successo del Tropea Cipolla Party, nato dalla mente vulcanica dell’art director e manager del mondo dello spettacolo Paolo Pecoraro, da anni residente a Londra ma col cuore fisso sulla sua città natale, è paradigmatico. Aldilà delle difficoltà e delle incertezze da “prima edizione”, l’idea di fare della Rossa un party glamour, con gente di tendenza, influencer e chef stellati, ha trionfato. Sfruttare l’atmosfera della rupe al tramonto, riuscire a coinvolgere tutti-tutti-tutti, dai bambini agli anziani passando per adolescenti e turisti, ha assicurato pubblico e vivacità. L’occhio fino di chi da anni organizza eventi, spettacoli e sfilate a Londra ha azzeccato la formula, portato protagonisti, concretizzato l’idea. L’entusiasmo del sindaco Giovanni Macrì, che con pazienza ed altrettanta tenacia si è messo di buzzo buono per presentare Tropea nel migliore dei modi, ed ha collaborato sin dalla fase embrionale del progetto, ha sciolto la farraginosità del “fare eventi in Calabria”. E tutto è andato bene.
Buona la prima!
Se l'evento fsse stato un set, il regista avrebbe congedato tutti con un "Buona la prima!": ìl primo Tropea Cipolla Party è stato un successo di pubblico e di critica. Stasera, una cena di gala alle Pietre Volte Resort di Capo Vaticano metterà il sigillo sul fine settimana più “rosso” dell’anno: ma in questi giorni tra atmosfere Cafè del Mar e grandi cuochi che firmano autografi, tra una presentazione editoriale ed uno show cooking, un deejay set ed una degustazione in piazza, tra bambini che ballano e gnùre calabresi che apostrofano star di masterchef inglese su come cucinano la cipolla, la Calabria ha mostrato il suo lato migliore. La bellezza unica di Tropea è stata stargate, porta di accesso, salvacondotto per tutte le eccellenze del territorio vibonese. Grazie all’impegno e alle risorse messe in campo dal Gal terre Vibonesi, e dal presidente Vitaliano Papillo, si sono tessute relazioni, presi contatti, strette mani e connessi arti e mestieri dell’hinterland col mondo delle grandi star della cucina internazionale, e dei turisti dei mesi di aprile e maggio: “i più belli di tutti”.
Pecoraro: «Tropea e la Calabria più in alto»
Nel tirare le somme della kermesse, Paolo Pecoraro ha dichiarato: «Della Calabria e dei suoi prodotti parlano tutti gli chef del mondo. Era ora che fosse protagonista di un evento internazionale, con atmosfere giuste, persone giuste e chef stellati quali Francesco Mazzei, protagonista assoluto della scena gastronomica londinese, e calabrese Doc. Anche grazie a lui, al suo entusiasmo nell’aderire alla nostra proposta, ad accettare quella che era comunque una scommessa, abbiamo centrato l’obiettivo. Promuovere Tropea, la Calabria, le sue eccellenze, e portarle in cielo. Nel firmamento delle stelle».
Il sindaco: «Bene così, ora guardiamo al 2020»
Non dimentichiamo però che anche Giovanni Macrì, quest’inverno, era corso a Londra per coinvolgere Mazzei e convincerlo a presenziare al primo Tropea Cipolla party. Lo stesso primo cittadino, guadagnandosi il titolo di “sindaco giardiniere”, ogni domenica mattina, per settimane, aveva ripulito erbacce ed arbusti dalle aree poi occupate dagli stand, gli spazi oggi trasformati in giardino pensile a ridosso della rupe. «L’evento era uno dei cardini del mio programma elettorale - ha dichiarato - E quest’anno, grazie alla tenacia di tropeani come Paolo e di calabresi innamorati della loro terra come Mazzei, siamo riusciti a centrare l’obiettivo. Certo, si può sempre migliorare: ma il successo di questa edizione ha mostrato che siamo sulla buona strada. Tropea – ha concluso - ha trainato il food ed i prodotti tipici dell’intero comprensorio. E l’atmosfera che si è creata, la magia del tramonto sulle Eolie, il sole, il nostro clima meraviglioso in un Paese sferzato dal maltempo, ha reso il giusto merito alla città, agli abitanti, che anno risposto magnificamente e che ringrazio, ed alle aziende che ci hanno supportato».
Appuntamento il prossimo anno, dunque: nel solito scenario di paradiso…