Raccontare le periferie (romane) con una matita e sbancare su Netflix con una serie d’animazione ad esse ispirate. Manca poco e Michele Rech diventerà lo pseudonimo di Zerocalcare e non il contrario di come invece è adesso.

È il personaggio del momento, uno che sa descrivere l’ordinario che di solito la gente non vuole vedere. Anni fa, però, c’era chi già lo conosceva e ne apprezzava l’arte distribuita spesso a titolo di cortesia. La mano che disegnò un volantino e la copertina del secondo disco dei Lumpen, storico gruppo OI! di Cosenza, fu la sua. Lo fece per stima, per affinità ideologica e perché, semplicemente, gli piaceva la musica Street Punk che la band bruzia diffonde ininterrottamente da quasi cinque lustri.  

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