Il professionista americano venne due anni fa per girare una pellicola. Adesso è tornato e ha annunciato di voler aprire una scuola di cinematografia a Santa Maria del Cedro
Tutti gli articoli di Spettacolo
PHOTO
Tim Immordino ha 45 anni, occhi e capelli scuri, parla a stento l'italiano con un inconfondibile accento americano e ha tutta l'aria di essere un attore di quelle soap opera d'oltreoceano che inchiodano alla tv milioni di spettatori e invece la sua passione è stare dall'altra parte, dietro alla cinepresa, per documentare e raccontare storie. Da alcuni giorni si trova in Italia, terra d'origine dei suoi antenati, papà campano e nonno siciliano, per presentare in anteprima "Cedro & Tarantella", il cortometraggio girato tempo addietro a Santa Maria del Cedro, che ne ripercorre storie e tradizioni popolari. In occasione dell'evento, organizzato sabato scorso nell'auditorium Francesco Gatti della città altotirrenica, ha annunciato a sorpresa che la pellicola non rimarrà l'unica opera calabrese a portare la sua firma e che ben presto prenderanno il via nuovi allettanti progetti. Tra questi, anche l'apertura di una scuola di cinematografia nel cuore del centro storico.
Il colpo di fulmine due anni fa
E' stato un vero e proprio colpo di fulmine quello tra Tim Immordino e la Riviera dei Cedri, che è sfociato ormai in un rapporto d'amore consolidato. Galeotto fu il web. E’ lì che il regista americano, assiduo frequentatore dei set hollywoodiani, ha potuto apprezzare la genialità della componitrice Susan Jeane DiBona, connazionale trapiantata in Italia per amore, con cui ha intrapreso ben presto una proficua collaborazione. DiBona fa coppia fissa nella vita con il collega Salvatore Sangiovanni, nato e cresciuto a Santa Maria del Cedro, e quando il duo artistico propone al regista americano di raggiungerli in Calabria, quest'ultimo accetta di buon grado. Tim arriva nella costa tirrenica nell'estate di un anno e mezzo fa, durante le settimane di riprese del cortometraggio "Cedro & Tarantella", la gente del paese gli apre le porte, gli cucina i piatti tipici del posto e lo vizia con del buon vino. Per le strade si canta, si balla e si recita da mattina a sera. L'arrivederci è un colpo al cuore, ma Tim sa già che ritornerà a opera ultimata, prodotta poi dalla Lost Pistol e The Villa Studios e impreziosita dalle colonne sonore della coppia DiBona-Sangiovanni. I due nel 2015 si aggiudicano la medaglia d'argento al Global Music Award.
Il ritorno in Calabria
Immordino fa rientro in Italia circa una settimana fa e quando si ritrova al cospetto degli organizzatori del suo evento fa una rivelazione: «Ho intenzione di raccontare ancora questa terra e per gratitudine aprirò una scuola di regia e cinematografia qui a Santa Maria del Cedro». Dove non l'hanno mai dimenticato. Le sedie disposte in fila all'auditorium che ospiterà la proiezione della pellicola sono circa 150, ma non bastano. Poco prima dell'inizio della serata gli organizzatori saranno costretti a procurare altri posti a sedere oppure gli spettatori rimarranno in piedi. Alla fine l'opera, che ha per protagonista i residenti della città dall'agrume sacro agli ebrei, riceverà l'ovazione del pubblico, a cui Tim, visibilmente emozionato, rivolgerà un timido "grazie" in italiano. Poi l'annuncio, tradotto simultaneamente: «Tornerò ancora qui perché mi avete dato il vostro cuore, voglio far conoscere questo posto in tutto il mondo». E il pubblico va in visibilio.
Chi è Tim Immordino
Originario del Connecticut, vive e la lavora a Los Angeles. La sua carriera parte da lontano e grazie all'incessante gavetta arriva a dirigere decine di progetti, tra cui uno molto importante per la realizzazione dello spot per la bevanda più bevuta al mondo, la Coca Cola, e i suoi lavori sono apparsi su Mtv e sui blasonati Forbes e News York Times. Apprezzamenti per le sue opere cinematografiche sono arrivati anche dal Festival di Cannes, a cui più volte ha partecipato come finalista in diverse categorie.