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L'impegno di don Pino Puglisi, il sacerdote di Brancaccio che strappò dalla strada e dalla criminalità molti giovani, sul palco del teatro comunale di Soverato. A 25 anni dall'uccisione del sacerdote che combatteva la mafia con il sorriso, e a 5 dalla sua beatificazione, la compagnia dei Sognattori, grazie all'input di mons. Vincenzo Bertolone, arcivescovo di Catanzaro Squillace e postulatore della causa di beatificazione, ha messo in scena "Ti racconto 3 p: padre Pino Puglisi".
Il coraggio di don Puglisi
«È stata una serata intensa, ricca di contenuti di valori - ha commentato mons. Bertolone - e tutto questo ci dice che don Puglisi è più vivo che mai. Il suo messaggio e il suo impegno di uomo mite e umile, che annuncia il Vangelo e che cerca di promuovere la povera gente, sono un testamento sempre valido, per tutti noi". Dopo la ricostruzione del contesto storico in cui operò il sacerdote di Brancaccio, interpretato da Salvatore Gualiteri, lo spettacolo, ideato e diretto da Tonino Pittelli, ne ha messo in luce il coraggio e l'amore per il prossimo. "Don Pino Puglisi era dentro di noi - ha affermato ancora emozionato Gualtieri a fine spettacolo - abbiamo vissuto il testo e lo abbiamo metabolizzato al massimo. Interpretarlo per me è stato tremendamente emozionante". Soddisfatto per il risultato anche il regista Pittelli: "sono contento per il testo e per l'opera ma anche per i ragazzi e per i sacrifici che abbiamo fatto. Volevamo potare a tutti i costi in scena questa esperienza di docu-teatro proprio il 25 maggio, anniversario della sua beatificazione, e ci siamo riusciti».
Il ricordo di Pino Martinez
In sala anche Pino Martinez, tra i componenti del comitato intercondominiale del quale faceva parte don Pino, che tanto ha fatto per il riscatto civile e religioso dei cittadini. «Ho un ricordo molto bello di padre Puglisi - racconta - tante sono le cose che abbiamo vissuto insieme. Momenti allegri ma anche momenti difficili che abbiamo sempre affrontato con fermezza, cercando di non tirarci mai indietro. Il sacrificio di don Puglisi, di Falcone, di Borsellino, degli uomini della scorta, sicuramente è servito ma c'è ancora molto da fare per cercare di sconfiggere la mafia. Quello che faccio tutt'oggi è portare in giro per le scuole il messaggio di don Pino, lo sento come un dovere. Anche oggi, qui a Soverato ho incontrato i ragazzi delle scuole medie ed è stata una grande gioia parlare con loro e spiegare l'impegno del comitato intecondominiale, gruppo di cittadinanza attiva sul territorio. Io credo che in occasioni come queste ci siano tante passerelle ma dobbiamo essere noi a far si che il messaggio lasciato da questi uomini venga realmente raccolto».
Il cast
Sul palco anche Rosanna Corradino nei panni di suor Carolina Iavazzo, Leo Leto ha interpretato l'oste, Antonio Pittelli Pippo De Pasquale, Menotti Ranieri Pino Martinez, Francesco Tropea ha vestito i panni di Gregorio Porcaro, Gianni Sangiuliano voce fuori scena e Rosanna Basanisi voce narrante con la partecipazione del cantastorie Gianluca Chiera. La scenografia è stata curata da Maria Tropea, i costumi da Anna Amadori, realizzazione scenica di Gianni Sangiuliano e Franco Papini, audio Caterina Gualtieri e luci Saverio Tirinato.
Il messaggio di Nicola Irto
A manifestare apprezzamento per l'iniziativa, oltre al primo cittadino di Soverato Ernesto Alecci, anche i dirigenti scolastici di alcuni istituti soveratesi, la comunità salesiana e il presidente del Consiglio Regionale della Calabria Nicola Irto che ha inviato un messaggio che è stato letto nel corso della serata: «a nome mio e dell'intero Consiglio regionale della Calabria, mi congratulo con la compagnia dei Sognattori e con la Diocesi di Catanzaro-Squillace, guidata da Sua Eccellenza Monsignor Vincenzo Bertolone, per aver voluto mettere in scena questa esperienza di docu-teatro intitolata “Ti racconto tre P – Padre Pino Puglisi”. Quella di oggi - prosegue Irto - è una giornata particolare e di alto valore simbolico perché coincide con l'anniversario della beatificazione del sacerdote palermitano che ha condotto un'intensa opera di evangelizzazione, strappando moltissimi giovani alla mafia e alle devianze sociali. A 25 anni dall'uccisione di padre Pino Puglisi, nell'ambito di una piena condivisione progettuale con la Curia, il Consiglio regionale onorerà la figura del sacerdote di Brancaccio attraverso specifiche iniziative a cui abbiamo già iniziato a lavorare con l'obiettivo di un pieno coinvolgimento del mondo scolastico. Questo docu-teatro assume perciò un valore particolarmente alto - conclude il presidente del Consiglio Regionale - e sancisce l'inizio di un percorso al quale ciascuno di noi dovrà contribuire per onorare davvero la memoria di padre Pino Puglisi».