VIDEO | Un capanello di persone ha atteso per ore sotto il sole che la star di Hollywood si concedesse per uno scatto o una stretta di mano, ma la Cnn è stata rigidissima (ASCOLTA L'AUDIO)
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Quando è apparso dall'altro lato del marciapiede, qualcuno ha gridato: «È arrivato, è lui!». Il piccolo capannello di curiosi ha fatto un passo in avanti per sbirciare meglio. Ma non si trattava dell'attore Stanley Tucci, ma di un sosia, il signor Pasquale, marzese doc, che giura di non avere nessuna parentela con il divo sebbene nella piccola cittadina nel cuore del Savuto il cognome Tucci sia diffuso moltissimo e quasi tutti giurano che un filo di familiarità con l'attore e regista esiste eccome.
Ieri mattina la troupe della Cnn si è piantata davanti al comune di Marzi in attesa del primo ciak di giornata. La puntata di Searching for Italy dedicata alla Calabria, lascia i fumi delle cucine tradizionali reggine e si immerge alla ricerca delle radici dell'attore, di nonno marzese e mamma cittanovese. «Marzi è una città da Oscar, dicono così» dice con una punta d'orgoglio il sindaco, Rodolfo Aiello, che ha fatto gli onori di casa, tra i pochissimi ad averlo incontrato da vicino. «Ha promesso che ritornerà e senza telecamere, per stare con tutti noi». Già perché l'arrivo è stato più blindato di un confine militare. Stanley, insieme a mamma e papà Tucci, si è riusciti a vederlo soltanto da lontano. Tant'è che per protesta, mentre l'attore concedeva un breve saluto a distanza, qualcuno ha intonato cori inneggiando a «Mauro, Mauro, Mauro!» riferito a Mauro Fiore, altro marzese famoso, premio Oscar per "Avatar" come Dop, che non si sottrae all'affetto dei suoi concittadini ogni volta che torna in Calabria.
Il cordone della Cnn ha cinturato l’area, blindando ogni accesso ma l’entusiasmo dei marzesi ha scaldato la liturgia rigida dell’emittente statunitense che per l’uscita aveva già preparato un enorme ombrello bianco per evitare riprese e foto, strappando all’attore un sorriso... senza ombrello.