L'orafo calabrese ha creato spille e pendenti con immagini della pittrice messicana: «Ha contribuito a rompere i tabù, è un’icona culturale della forza e resilienza delle donne».
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Si è tenuto in Campidoglio, nella Sala della protomoteca, il Premio Evento donna, dedicato al mondo dell’empowerment femminile e patrocinato da Parlamento Europeo, presidenza del Consiglio dei ministri, Ministero dei Beni Culturali e Regione Lazio .
Il premio celebra il valore delle donne, per promuovere una cultura di parità ed unione con il mondo maschile. Quest’anno sono state premiate Maria Elisabetta Alberti Casellati, Barbara De Rossi e Marinetta Saglio Zaccaria, insieme a molte altre illustri personalità del mondo scientifico ed istituzionale.
È stato il maestro orafo calabrese Gerardo Sacco a realizzare il premio: pendenti e spillini con un'immagine di Frida Kahlo.
«Ho pensato a lei – spiega Gerardo Sacco – perché da sempre è considerata innovativa e originale per la sua epoca, ha contribuito a rompere i tabù e a rappresentare temi come il femminismo, l’identità culturale, la sofferenza fisica e emotiva. La pittrice messicana è diventata un’icona culturale, rappresentando la forza e la resilienza delle donne e delle minoranze. La sua vita personale e le sue esperienze hanno ispirato molte altre artiste a esprimere sé stesse attraverso la loro arte».
L’edizione di quest’anno è stata dedicata a Maurizio Costanzo, mentre un tributo particolare è stato riservato all’attrice Anna Magnani, nel 50esimo anniversario della sua scomparsa.
È stato dato risalto ai temi attuali di rilevanza sociale, tra cui la sostenibilità ambientale, con un riconoscimento ad hoc per l’Italia Green film festival, che promuove il cinema come veicolo di trasmissione del nuovo paradigma culturale legato alle pratiche green.
Spazio anche ad un intenso momento di riflessione sulla fragilità delle donne vittime di violenze, con un premio all’Associazione Differenza donna, che da anni rappresenta un importante punto di riferimento.
È stata, inoltre, messa in evidenza la resilienza e l’attitudine femminile a segnare i passi di una nuova coscienza sociale sui diritti umani, con un riconoscimento a Francesca Vecchioni ed all’Associazione Diversity da lei fondata.