Canzoni, djset, remix e colori. Uno spettacolo nello spettacolo la tappa roccellese del Jova Beach Party, il concerto-evento di Lorenzo Jovanotti davanti a circa 25mila persone in delirio. Uno show cominciato già nel primo pomeriggio, con lunghe code ai cancelli e l'ingresso sulla spiaggia del pubblico, attrezzato con asciugamani, costumi e birre ghiacciate, nel perfetto spirito immaginato e fortemente voluto da Jovanotti.

 

Il sole è ancora alto quando il mattatore fa il suo ingresso sul palco, tra il boato dei fan: è solo l'inizio di una lunga serata dai ritmi serrati e incalzanti, senza pause, in cui l'artista rivela fin da subito la sua duplice anima di cantautore e disc jokey in un'alternanza continua tra canzoni del proprio repertorio e incursioni in consolle. Una megafesta con un dj d’eccezione e un hardware, sonoro e visivo, di forte impatto. un’esperienza artistica, fisica, sensoriale e con particolare attenzione all’ambiente. «Non siamo hooligan che dove vanno distruggono tutto – ha detto Jovanotti - Noi siamo diversi, dove andiamo costruiamo, rispettiamo l'ambiente, i luoghi e le persone. Lasciamo i luoghi più puliti di come li troviamo». Un chiaro riferimento alla vicenda di Vasto dove il concerto è stato vietato. «Questo angolo di Calabria - ha proseguito - è fantastico, bellissimo. Organizzazione perfetta e tanta bella gente a cui piace la musica e il sano divertimento». Quindi un richiamo alla politica: «Deve fare di più per l'ambiente e la tutela del territorio. In ogni comune bisognerebbe fare la raccolta differenziata».

 

Emozionante il duetto e l’intesa con il cantautore cosentino Dario Brunori, ospite speciale del live. A sorpresa sul palco è spuntato anche Toto Cutugno, che proprio a Roccella circa 50 anni fa muoveva i primi passi nel mondo della musica dal vivo e che al pubblico dell’Area Natura Village ha proposto il suo successo più celebre, L’Italiano, con un omaggio anche ad Adriano Celentano.