È stata presentata l’edizione 2019 del Festival del Teatro Classico “Tra Miti e Storia”. La kermesse, ideata grazie alla preziosa collaborazione di Rossella Agostino, direttore del Museo e Parco Archeologico Nazionale di Locri, che gode anche quest’anno della direzione artistica di Edoardo Siravo e Marco Silani, promette di rendere ancora una volta il Teatro Greco Romano di Portigliola il cuore pulsante della stagione teatrale estiva locridea, dando spazio a grandi nomi dello spettacolo italiano e, per la prima volta, anche a produzioni del nostro territorio.

 

«Questa importante novità - ha dichiarato in proposito il sindaco Rocco Luglio, - è certamente frutto del lavoro svolto con grande sacrificio negli scorsi anni, che ci permette oggi di avere un Festival dall’identità ormai ben definita, in grado di bilanciare gli spazi dedicati alle grandi compagnie con quelli riservati a chi invece ancora sta emergendo e lavora sul territorio».

 

Un festival che, per il regista locrese Bernardo Migliaccio Spina, «va nella giusta direzione per la promozione della cultura teatrale nel nostro comprensorio» e che, come ha invece affermato il direttore artistico Siravo, «sta ormai diventando una realtà nazionale, riscontrando un crescente apprezzamento nei migliori circuiti teatrali d’Italia». Rilevanza nazionale che viene quest’anno confermata dalla presenza, tra i patrocini, del logo del Nuovo IMAIE, la più grande collecting che gestisce i diritti degli artisti.

 

È in quest’ottica di miglioramento continuo che, accanto alla messa in scena di commoventi opere del teatro antico, il Festival darà spazio quest’anno a intermezzi musicali e di sperimentazione che promettono di regalare grandi emozioni al pubblico.

 

Entrando nel dettaglio degli appuntamenti, dopo un’anteprima i cui dettagli saranno comunicati nei prossimi giorni, mercoledì 31 luglio si comincerà con Il povero Pluto, un libero adattamento del classico di Aristofane diretto e interpretato da Vito Cesaro per la Compagnia Assoteatro e il Teatro Sociale Aldo Giuffé, in cui la bellissima Denny Mendez interpreterà la dea Povertà.

 

Lunedì 5 agosto spazio alla prima nazionale del Doctor Faustus di Marlowe, messo in scena da Carlo Emilio Lerici, una co-produzione tra Teatro Belli di Roma e il Comune di Portigliola, che avrà per protagonista il direttore artistico Siravo e coinvolgerà anche gli attori di Locriteatro. Una collaborazione unica nel proprio genere che, nelle intenzioni del direttore artistico, contribuisce non solo a dare spazio ai nostri talenti, ma anche a progettare la realizzazione di un’opera teatrale di importanza nazionale interamente prodotta nella Locride negli anni a venire.

 

Domenica 11 agosto sarà dunque portata in scena la rivisitazione che Cinzia Maccagnano ha realizzato del Dyskolos di Menandro, uno spettacolo che sarà messo in scena per la prima volta al tramonto, permettendo alla scenografia naturale offerta dal Teatro Greco Romano di Portigliola di alimentare le suggestioni che la commedia sarà in grado di dare al sempre colto e sensibile pubblico.

 

Tornerà ad avere invece la classica collocazione in prima serata il Tommaso Campanella del locrese Antonio Tallura, pronto a deliziarci, martedì 13 agosto, con uno spettacolo totalmente prodotto nel nostro comprensorio, incentrato sulla vita del filosofo calabrese, del quale proprio quest’anno ricorre il 380º anniversario della scomparsa.

 

Non poteva mancare, dunque, l’appuntamento con l’ormai classico Portiglialba, che andrà in scena come di consueto la mattina di giovedì 15 agosto con una formula ispirata a quella che i teatri classici siciliani hanno varato negli scorsi anni e che, sdoganata dal Teatro Greco Romano di Portigliola, viene sempre più imitata dai teatri antichi di tutto il meridione.

 

Venerdì 16 agosto, quindi, il Festival porterà sul palco del Teatro Greco Romano uno spettacolo interamente ideato e realizzato dalla compagnia locale Locriteatro guidata da Migliaccio Spina. Si tratta di Lei ama me, una pièce liberamente tratta da “La signorina Papillon” di Stefano Benni.

 

Seguirà, venerdì 23 agosto, una toccante messa in scena dell’Elena di Euripide che, adattata e diretta da Nat J. Filice e prodotta dalla Compagnia Arciere, sarà interpretata dal co-direttore artistico Marco Silani e da Benedetta Nicoletti.

 

Chiuderà, martedì 27 agosto, una serata speciale condotta da Norma Martelli che godrà della collaborazione di Filippo Amoroso, durante la quale, dopo lo spettacolo Storia di un attore, il protagonista Mariano Rigillo sarà insignito del Premio Tessalo, istituito appositamente per onorare non solo grandi interpreti della scena teatrale italiana, ma professionisti che sono stati veri e propri ambasciatori della cultura classica, che tanta importanza riveste nella Locride.

 

Al già ricchissimo piatto di rappresentazioni teatrali, come anticipato, si aggiungeranno alcuni appuntamenti di natura musicale, come l’esibizione della Compagnia Flamenco Libre venerdì 26 luglio e quella dei Tamburellisti di Torre Padula venerdì 9 agosto, entrambi a cura dell’Associazione AMA Calabria. Spazio anche per la sperimentazione musicale con il concerto Locrian-Japan di mercoledì 7 agosto, un evento transnazionale presentato martedì dal presidente dell’associazione di promozione sociale NOMA World Music Tommaso Marletta, che vedrà coinvolti Junko Ueda, cantante e suonatrice di Biwa (antico strumento a corda simile a un Mandolino baritono) e i musicisti della Locride Francesco Loccisano alla chitarra battente e Massimo Cusato alle percussioni, che per una settimana si confronteranno per individuare un codice musicale comune alle nostre culture da presentare al pubblico la sera del concerto. Chiude il programma musicale, lunedì 19 agosto, Histoire du Soldat di Stravinskij, interpretata dall’orchestra dell’Accademia Musicale Senocrito con la voce narrante di Gigi Miseferi e la direzione artistica di Loredana Pelle.

 

Ma tante altre sono le serate in via di definizione e molti gli spettacoli che potrebbero aggiungersi al già ampio programma della manifestazione, che promette di continuare a crescere e a regalare grandi emozioni a tutti gli amanti del teatro e della cultura.