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Paola - Si chiude con la tradizionale processione per le vie della città la festa in onore a San Francesco di Paola, patrono della Calabria. Migliaia i fedeli che hanno seguito il santo e partecipato alle manifestazioni liturgiche. Ma il momento più importante, quello che nessun fedele vuole perdere è il giorno in cui il santo viene portato in processione per la città. E Paola rinnova la devozione al Suo Protettore. Dopo una solenne celebrazione religiosa, dal Santuario si snoda una lunga e partecipata processione che attraversa tutto il centro storico, fino ad arrivare in piazza Pizzini, dove ogni anno vengono consegnate a San Francesco le chiavi della città, per rinnovare quel legame profondo che da oltre 500 anni identifica la cittadina tirrenica con il Suo Santo. Si concludono così le celebrazioni in onore di San Francesco di Paola, il Santo festeggiato in tutto il mondo, anche nei luoghi più sperduti. Perchè là dove c'è un calabrese, c'è San Francesco: colui al quale ci si rivolge per avere la forza di affrontare le difficoltà della vita.
Era il 27 marzo 1416 quando, a Paola, nasceva Francesco Martolillo, colui che cambiò per sempre il destino dell’umanità e rese eterna la sua città natale, così come eterno resta il miracolo di Santità della sua vita ed il grande messaggio che ha consegnato alla storia: Charitas. Il 2 aprile 1507 Francesco Martolillo moriva a Tours, lontano dalla sua casa e dalla sua gente. Ma forse con la sua amata terra di Calabria negli occhi e nel cuore. Il 1° maggio 1519, appena 12 anni dopo la sua morte, Leone 10° lo proclamava Santo. Da allora la sua città natale ne festeggia il ricordo con tre giorni di solenni celebrazioni. L’impegno per la pace e per la resurrezione della Calabria è quanto tutti i fedeli hanno chiesto, confidando nel messaggio di fede che San Francesco ha consegnato alla sua gente: pregare e credere.