Una delegazione del "settore teatrale calabrese" composta da Antonello Antonante, Emanuela Bianchi, Ernesto Orrico, Settimio Pisano e Fabio Vincenzi in rappresentanza di un ampio numero di compagnie regionali, ha incontrato il Presidente della Regione, Mario Oliverio, per un confronto diretto sulle politiche culturali, con specifico riferimento alle problematiche relative alla produzione e alla circuitazione teatrale in Calabria.
Il dialogo si è svolto in un clima di reciproco ascolto e si è concluso con importanti scelte condivise.
Il Presidente, dal canto suo, ha affermato che è possibile avviare, sin da subito, la costituzione di un tavolo di lavoro tra settore teatrale e strutture della Regione.
Il primo step dovrebbe prevedere un aggiornamento del quadro legislativo regionale, quindi l’adeguamento della Legge3/2004 e relativo rifinanziamento dal 2016; contestualmente, l’avvio di uno studio sulle risorse e sull’utilizzo di tutti gli strumenti disponibili (fondi POR, PON, PAC, FSC ecc.) che nel complesso andrebbero a costituire una “legge quadro” o “piano d’azione cultura”.
Sul POR ci sono due azioni principali che riguardano il teatro: residenze artistiche e cantieri, ci sono aiuti alle imprese da una parte, e altre iniziative sul fronte dell’istruzione, formazione ecc. dall’altra. La concertazione è necessaria poiché porta a costruire un metodo per razionalizzare risorse finora spese male.
”La cultura –ha detto Oliverio- è un fattore di sviluppo e noi vogliamo fare una scelta forte investendo seriamente su di essa. Il percorso – programmazione, ideazione, progettualità - va costruito insieme con i soggetti attivi. Sono sicuro che per il settore teatro c’è molto, tantissimo da fare. In primis va garantito il sostegno alla produzione, ai talenti e ai giovani per riuscire a far emergere tutta la ricchezza presente sul nostro territorio. Per questo la legislazione vigente va rivista. Occorre snellire e semplificare le procedure, avendo come obiettivo il sostegno delle attività culturali come imprese”.
“Dobbiamo costruire un modello di sostegno –ha concluso il Presidente della Giunta regionale- che veda gli operatori del settore impegnati in progetti imprenditoriali nel campo culturale e non più alla ricerca spasmodica di finanziamenti destinati alla mera fruizione di eventi”