VIDEO | Uno dei musicisti più conosciuti al mondo raccontato attraverso i suoi amori e le lettere alla sua Elisa in uno spettacolo che porta il volto e l’interpretazione di una straordinaria Violante Placido
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Ha preso il via con un omaggio intimo a Beethoven la 43esima edizione di MusicAma Calabria. La rassegna ideata e diretta da Francescantonio Pollice, diventa quest’anno itinerante ed eterogenea andando toccare tutte le arti del palcoscenico, ma allo stesso tempo facendo visita a più luoghi di Lamezia e hinterland. “Per Elisa”, la straordinaria performance che ha segnato il debutto della nuova stagione, è stata affidata ad una carismatica Violante Placido, accompagnata dal violinista Davide Alogna, considerato uno degli artisti emergenti più completi per quanto riguarda la musica da camera e le grandi orchestre e dal pianista Giuseppe Gullotta da anni presente sulle scene internazionali. Uno spettacolo capace di indagare tra le righe e le note di un musicista tanto famoso quanto poco conosciuto, i suoi amori e le sue passioni, a partire da quella, appunto, per Elisa.
L’ esibizione segna anche la riapertura del Teatro Grandinetti, per troppo tempo rimasto chiuso tanto da avere avuto bisogno di alcuni lavori urgenti di messa in sicurezza nonostante la recente ristrutturazione seguita all’acquisto da parte del Comune.
Placido ha raccontato il rapporto complicato di Ludwig Van Beethoven con le donne, concentrandosi particolarmente sul suo profilo più umano, intimo e personale. Le lettere scritte da Beethoven, indirizzate ad una donna misteriosa, hanno messo in luce il lato più umano di un musicista dal carattere burbero e scontroso. “Per Elisa” è uno spettacolo che prende spunto proprio dalla breve composizione per pianoforte di Ludwig van Beethoven.
Era il 1810 quando questo delicato brano vide la luce. Violante Placido ha ripercorso la figura del compositore tedesco, concentrandosi particolarmente sul suo profilo più umano, intimo e personale. Un aspetto a molti sconosciuto e che più volte è stato oggetto di discussione. Assai significativo il momento in cui l’attrice ha letto le lettere scritte da Beethoven, indirizzate ad una donna misteriosa. Probabilmente ad Elisabeth Röckel, cantante tedesca spesso nota anche come Elise, che pare sia stata la musa ispiratrice di “Per Elisa”.