«Emozione fortissima. Mentre suonavo, ascoltavo tutto quello che c'era intorno a me. La natura che ci avvolgeva in quel momento plasmava la musica stessa. Una cosa che non ho mai provato prima, neanche in prestigiose sale da concerto»

Il pianista e docente Mattia Salemme, nonostante la giovane età vanta un bel curriculum professionale. Dal conservatorio di Cosenza alle sedi più prestigiose è sempre più stimato e apprezzato. Ma il concerto in duo con un altro giovane musicista, Lorenzo Aronne, nella riserva dei Giganti della Sila, è stato particolarmente suggestivo.

Il progetto ‘Ti racconto un suono" nasce nel 2020 a Villa Giordanelli, in Scalea, con l’obiettivo di rendere la musica classica accessibile, alla portata di tutti. Nasce da un obiettivo comune dei musicisti Mattia Salemme e Lorenzo Aronne, con Andrea Fama.

Già grandi importanti produzioni sono state realizzate. Quella in Sila era la quinta e ultima di questa stagione. La particolarità del progetto è quella di arricchire il classico concerto, andando oltre gli aspetti tecnici e i virtuosismi: ecco quindi aneddoti, curiosità, notizie e un più diretto coinvolgimento del pubblico. Andrea Fama è il presidente della associazione "Eclectica", ideatore con Salemme e Aronne della rassegna "ti racconto un suono".

La terza edizione di ‘ti racconto un suono" è partita a luglio con il primo evento all'insegna dei giovani talenti, con l’orchestra dell'Accademia Dell'Ancia e la compagnia Teatrale, orchestra diretta da Mattia Salemme.

Il secondo appuntamento è stato con l’opera  Mozartiana su libretti di Da Ponte e protagonisti i cantanti Francesco Laino, Elena M. Giorgio e Mariagiorgia Caccamo, tutti accompagnati magistralmente dal maestro pianista Alessandro Greco. Il terzo appuntamento con Metaconcerto, ha visto protagonisti brillanti i pianisti Salemme e Aronne. Il quarto a Scalea, con l'evento “le quattro stagioni” di Vivaldi, con un’orchestra barocca formata da 15 elementi e la maestria del Violino solista Gianfrancesco Federico.

Il quinto, eccezionalmente in alta montagna, è stato di grande interesse ed ha visto la partecipazione di un pubblico curioso e attento nella Riserva dei Giganti della Sila, in uno scenario storico di grandissimo valore ambientale e naturalistico. Come pochi se ne contano in Italia.

Un viaggio emozionante di Mattia Salemme e Lorenzo Maria Aronne, entrambi dell’alto Tirreno Cosentino. Due giovani musicisti che hanno incantato con Chopin Notturno op. 9 n. 3; Igor Strawinsky Studi e accenno Autumn Leaves (Jazz Version); Chopin Studio op. 10 n. 3 e accenno con "Il suo volto il suo sorriso" di Albano; Mozart - Marcia alla turca; Beethoven - Per Elisa; Beethoven dalla sonata "Patetica", secondo movimento e accenno "Destino Cattivo" di Morgan; Debussy studio n. 1 per le 5 dita; Wagner/Liszt parafrasi dal Tristano e Isotta. 

Un pubblico particolarmente coinvolto, anche grazie all’incanto e alla maestosità di una riserva dalla superba bellezza. La grande musica è entrata solennemente nel bosco Silano, abbracciata e protetta dai ‘patriarchi’ della riserva, in tutta la loro imponente altezza che supera i 50 metri. 

Grazie al dinamismo di Simona Lo Bianco e dei ragazzi che curano con amore e passione la Riserva del Fallistro, fondo FAI, la stessa si è aperta agli eventi più suggestivi, divenendo centrale nei circuiti dei siti di grande interesse naturalistico e culturale. E sabato 9 settembre di primo mattina arriva l’Accademia dei Caccuriani, orgogliosa e fiera del grande successo del Premio Letterario Caccuri appena concluso nella sua 12ª edizione. L’accademia ha organizzato una due giorni di eventi nel Parco Nazionale della Sila, nel quadro delle iniziative di ‘Calabria Straordinaria’, proprio a partire dalla Riserva dei Giganti della Sila.

«Felicissimi di aver suonato in questo luogo storico, bello e incontaminato» hanno concluso tra gli applausi i maestri Salemme e Aronne.