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Sarà in libreria, subito dopo Natale, il romanzo “La favola del piccolo Cisse”, di Franco Corbelli. Sara' distribuito gratuitamente in abbinamento ad un volume della casa editrice Rubbettino. Corbelli spiega il perche' e il significato di questo libro: «Per non dimenticare la tragedia epocale dell'immigrazione e i 33mila morti, nei tragici naufragi, uomini, donne e bambini.
La storia del piccolo Cisse
Ma il libro, che, stampato a mie spese, sarà il regalo di Natale di Diritti Civili ai calabresi, è qualcosa di piu', della stessa incredibile storia che racconto del piccolo Cisse, il bambino ivoriano di soli 5 anni, messo dalla mamma, prima che venisse arrestata sulla spiaggia libica di Sabratha, su un barcone e sbarcato da solo al porto di Corigliano il 15 luglio, alla ricerca del suo papà che (forse) si trovava in Francia. Il piccolo migrante, grazie alla straordinaria mobilitazione promossa da Diritti Civili, in collaborazione con altri soggetti istituzionali e una Ong, ha potuto ritrovare il suo papà, che è da due mesi con lui in Calabria, dove continua ancora ad avere i colloqui con il suo bambino (che resta ancora in affido nella famiglia del poliziotto di Rossano, dove si trova dal giorno del suo sbarco) alla presenza delle figure professionali preposte. Anche la mamma siamo riusciti, da soli in questo caso, come Movimento Diritti Civili, a far liberare dopo aver individuato in che citta' e in quale orribile prigione libica fosse detenuta. La giovane donna rientrata, dopo la sua scarcerazione, in Costa D'Avorio, presto raggiungera' il suo bambino con cui, su autorizzazione dei bravi giudici del Tribunale dei Minori di Catanzaro, grazie al telefonino continua a tenersi in contatto.
«Un nuovo modo di vedere l’immigrazione»
Ma nel libro rivelo, per la prima volta, un retroscena che rende questo racconto non solo fiabesco ma destinato ad essere ricordato in futuro. Dopo l'uscita di questo volume (quasi 200 pagine, ricche di foto) nulla sara' piu' come prima. Almeno questa e' la mia convinzione. La tragedia epocale dell'immigrazione sara' vista in un'altra ottica. Quello che racconto e documento in questo libro e' infatti inevitabilmente destinato a segnare una svolta rispetto al passato. Il dramma dei migranti d'ora in avanti sarà sicuramente visto e giudicato con un altro stato d'animo. Non e' solo la storia del piccolo ivoriano quella che racconto ma una favola vera, con accadimenti straordinari (che ho deciso, dopo una lunga riflessione, sia giusto far conoscere a tutti) che sono destinati a far fare a tutti una onesta riflessione, al di la' delle prese di posizione assunte sulla tragedia dell'immigrazione. Alla fine del libro c'e' una rassegna stampa on line e cartacea sulla lunga e ininterrotta battaglia condotta per tutta l'estate da Diritti Civili per ritrovare i genitori del piccolo Cisse». (AGI)