È stato un autentico trionfo, un incredibile e indimenticabile successo, quello di Luigi Strangis, il giovanissimo vincitore di Amici, ieri sera in concerto nello Stadio Guido d’Ippolito della sua Lamezia Terme. Oltre cinquemila fan arrivati da tutta la Calabria, ma anche da molte località italiane, hanno acceso d’entusiasmo l’intera città sin dal mattino, per poi fare esplodere tutta la gioia alla sua apparizione sull’imponente palcoscenico montato al centro del rettangolo di gioco. Proprio la cornice di pubblico è stata lo spettacolo nello spettacolo, capace di trasformare il concerto in un evento memorabile. 

Il momento tanto atteso è arrivato così con tutta la sua carica di energia ed emozioni, lasciando ricordi indelebili anche allo stesso artista, visibilmente concentrato ed emozionato. Il ritorno a casa è stato l’apoteosi del successo di un talento puro, approdato ad Amici quasi per caso, ma diventato in poco tempo il beniamino di migliaia di giovani e di intere famiglie, anche per la sua simpatia e i suoi modi gentili.

La macchina organizzativa di Ruggero Pegna, anch’egli lametino, ha sfoderato un allestimento da mega concerto, con imponente palcoscenico, effetti speciali e ledwall; un’organizzazione, in linea con la storia dei grandi eventi di “Fatti di Musica”, il Festival del Miglior Live d’Autore da lui ideato e diretto giunto alla 36esima edizione, già passato dallo stesso stadio in altre edizioni con artisti come Vasco Rossi, Zucchero, Eros Ramazzotti, Carlos Santana e molti altri. Prima del concerto, il promoter gli ha anche consegnato il “Riccio d’Argento”, oscar di Fatti di Musica, quale “Rivelazione dell’Anno”. Anche il Comune gli ha poi consegnato un riconoscimento a ricordo di questo suo concerto in Città.

Ad aprire la serata alle 21:30, con un pubblico già surriscaldato e pronto a lasciarsi travolgere dalla musica, sono stati altri tre talenti lametini: i rapper Enrico Cuomo e Mozik (vero nome Mario Amendola) e l’elegantissima Chiara Vescio, ognuno con 2 brani. Alle 22:00 in punto, un boato e migliaia di lucine, al grido di “Luigi, Luigi”, lo hanno accolto  sul palcoscenico accompagnato dalla sua band: Luca Monaldi, batteria, Salvatore Giovanni Sciabbarrasi, pianoforte, Umberto Scaramozza, chitarra.

Immediata l’esplosione del pubblico che ha gremito le tribune e il rettangolo di gioco. Urla, applausi, ovazioni, lucine, con un corredo di cartelloni, striscioni, vere e proprie coreografie con fogli di carta colorata, hanno scandito l’intero concerto, fino al doppio bis finale. Felice di questo ritorno, in quella che ha definito la sua “casa”, Luigi Strangis non si è risparmiato, fino a lanciarsi perfino giù dal palco tra le prime file di fan in delirio.