L'appuntamento culturale è stato ospitato all'auditorium Casalinuovo. Presenti diversi gruppi di studenti
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Una Medea nuova, riscattata dall’immaginario che la vuole vittima della sua stessa gelosia, capace di uccidere i propri figli perché ossessionata da un uomo, Giasone. È l’interpretazione inedita e avvincente che la compagnia Teatro del Carro - Pino Michienzi ha portato in scena oggi all’auditorium Casalinuovo con la prima delle due matinée in programma nell’ambito del Festival d’autunno. “Le verità di Medea”, presentato in prima nazionale assoluta, è una coproduzione di Teatro del Carro e Festival d’autunno con protagonista Anna Maria De Luca.
L'attrice aveva già messo tutti d’accordo lo scorso anno con “Teresa. Un pranzo di famiglia”, e ancora di più lo ha fatto oggi. Con la regia di Luca Michienzi, è andata in scena una principessa della Colchide nuova, completamente rivista, sicuramente una tra le più affascinanti e sconvolgenti della mitologia classica: attingendo a testi di importanti e vari autori – da Seneca e Euripide, passando per Corrado Alvaro, Christa Wolf, Patrizia Filia -, De Luca e Michienzi hanno rielaborato un ritratto di Medea vittima della società patriarcale nella quale viveva. Medea non ha commesso alcun delitto, ma è stata accusata di averlo fatto dallo stesso uomo che lei amava: è stata quindi la sete di potere di Giasone a determinarne la storia.
Lo spettacolo a Catanzaro
Quello presentato da Anna Maria De Luca non è stato un semplice monologo: sul palco insieme a lei c’era il musicista Remo De Vico che ha dialogato di continuo con l’attrice attraverso i suoni emessi da una macchina appositamente realizzata, composta da tanti materiali di recupero diversi, tutti dorati. Dorato era infatti l’intero impianto scenico per richiamare il vello d’oro tanto bramato da Giasone, capo degli Argonauti, che secondo Euripide lo ottenne proprio grazie a Medea. Lo spettacolo, svoltosi in un auditorium gremito di studenti delle scuole catanzaresi, molto silenziosi e attenti, è stato introdotto dal direttore artistico del Festival d’autunno, Antonietta Santacroce, insieme al giornalista Davide Lamanna, alla dirigente scolastica del Liceo Galluppi Rosetta Falbo, allo stesso regista Luca Michienzi e all’assessore comunale all’Istruzione Nunzio Belcaro. A fine spettacolo si sono aggiunte anche Anna Maria De Luca e la docente del Liceo Galluppi Margherita Toraldo per animare dibattito con gli studenti.
Teatro classico
«Quando parliamo di teatro classico, parliamo di un teatro che ha sempre qualcosa da dirci, perché lì abbiamo tutto – ha spiegato Michienzi -.Tutte le emozioni possibili, ci sono. Oggi siamo più tecnologici, ma l’anima e il corpo sono gli stessi di allora: i ragazzi stanno perdendo la percezione del loro stesso corpo, ma il teatro consente loro di riappropriarsene».
«La storia di Medea è sicuramente un argomento difficile per i ragazzi, ma credo che spettacoli come questo vadano visti proprio da loro, prima di tutto – ha detto il direttore Santacroce -. Il patriarcato, la libertà delle donne, la discriminazione di genere sono temi attualissimi sui quali è necessario sensibilizzare le nuove generazioni, ecco perché ho fermamente voluto a conclusione di un’edizione effervescente un momento di sensibilizzazione sulla condizione femminile, di riflessione e crescita grazie all’intensa interpretazione di Anna Maria De Luca in questa pièce appositamente scritta per gli studenti. Domani ci sarà la seconda recita, aperta anche al pubblico. I biglietti sono disponibili direttamente all’auditorium prima dell’inizio dello spettacolo».
Il XX Festival d’autunno è realizzato dall’associazione Donne in arte con il supporto di Mic, Por Calabria Fesr Fse, Calabria Straordinaria, in collaborazione con Fondazione Carical e i Comuni di Catanzaro, Montauro, Soverato, Tropea e Santa Caterina.