Mostro sacro indiscusso del cantautorato contemporaneo, artista totale, pluristrumentista, poeta nei suoi testi e scrittore, Vinicio Capossela dopo il suo “Concerto per il demone meridiano” tra le inspiranti vette di Monte Curcio, nel 2014, e dopo la presentazione de “Il paese dei Coppoloni” (Feltrinelli editore), torna in Calabria con “Ombre”, il nuovo tour che ha già toccato le arene più importanti d’Europa.

 

Il Festival d’Autunno diretto da Antonietta Santacroce, che ha visto in questa edizione nomi dal calibro di Goran Bregovic e la wedding & funeral band, si chiude domani al Teatro Politeama di Catanzaro con “Ombre nell’inverno”, il nuovo tour nei teatri di Capossela inaugurato in data zero lo scorso 11 novembre a Carpi. Dopo il messinese Vittorio Emanuele II, “Ombre” attraverserà lo stretto per arrivare nella città dei tre colli con un concerto inedito che finirà il giro il 13 dicembre al Creberg di Modena. 

 

La fine dell’anno si avvicina e un ricercatore di fantasmi, storie, miti e memorie preziose, come Capossela non può che dedicargli uno spettacolo: «la fine d’anno è la strettoia – scrive il cantautore -  in cui passano tutti i fantasmi, gli spettri e le ombre generate dal fuoco del racconto. Le ombre ataviche delle ritualità dell’inverno si confondono con quelle personali. È la stagione delle fiabe, ma anche quella delle grandi solitudini, del gelo e dei fiammiferi».

 

Il concerto abbraccia l’intera opera di Capossela seguendo il fil rouge dello spettro che si ripresenta nella stagione fredda, dal disco “Canzoni della Cupa” alle ballate, un vero e proprio congedo in teatro dal lungo ciclo della Cupa e dell’Ombra. In inverno le giornate si accorciano e con il buio e le luci artificiali le ombre si allungano e «sempre ci parlano di noi, della nostra parte nascosta e più intima», scrive. Lo spettacolo, realizzato con le Ombre di Anusc Castiglioni, «sarà come sedersi intorno ad un fuoco, o stare in piedi accanto ad un bidone in fiamme- continua Capossela-. Anche la timbrica musicale sarà adattata alla stagione ovattata e la formazione impegnata in questi concerti rifletterà la scelta».