È un Massimo Lopez che non ti aspetti. L'attore, doppiatore, imitatore e conduttore televisivo incontra, in Calabria, la cultura arbëreshë. Il volto noto del teatro, del cinema e della tv italiana sottolinea la necessità di salvaguardare le minoranze linguistiche sparse in Italia. E lo fa attraverso i social, sfruttando la forza della condivisione.

Quella degli arbëreshë è una minoranza etnica presente nel Mezzogiorno, fatta di piccoli borghi disseminati anche all'interno del territorio calabrese. Tante piccole isole linguistiche che, messe assieme, formano un arcipelago culturale conosciuto come Arbëria.

Nel primo post del 2023 pubblicato sulla pagina Instagram dall'artista, Lopez insieme ad un'allegra compagnia e ad un bravo chitarrista intona uno dei brani più conosciuti e identificativi delle comunità arbëreshë, "Lule lule".

"Ku vate moti c'ish nje here?/ Dov'è andato il tempo di una volta?" si chiede la canzone d'amore. Ed è un interrogativo che ognuno, soprattutto quando bisogna tracciare un bilancio sentimentale, spesso si pone. Ma non è solo questo il motivo del successo dell'antico brano. Ascoltarlo, per gli arbëreshë, significa riconoscersi in una diversità, sentirsi simili perché eredi di una storia differente dalle altre.

"Proposito numero uno del 2023: salvaguardare le minoranze linguistiche d'Italia" scrive Massimo Lopez a complemento del filmato. Un messaggio chiaro che precede gli auguri di buon anno che il celebre attore, famoso anche per aver fatto parte dell'indimenticabile Trio con Anna Marchesini e Tullio Solenghi, ha voluto rivolgere ai suoi follower.

Sono decine di migliaia le visualizzazioni totalizzate dal video registrato a Spezzano Albanese in provincia di Cosenza. Inoltre, il numero dei cuoricini ottenuti, tra cui quello del regista Gabriele Muccino, continua a crescere e a testimoniare l'apprezzamento degli utenti per la simpatica iniziativa.

Proteggere, custodire e valorizzare il patrimonio storico, artistico e linguistico degli italo-albanesi non è semplice in un periodo contraddistinto da una galoppante globalizzazione. Il web, tuttavia, può essere di fondamentale aiuto per rendere fruibili e consultabili testi, canzoni e poesie arrivate dal passato. Ogni frammento di storia messo al riparo è un dono prezioso per le prossime generazioni. Quelle che vorranno saperne di più delle proprie radici e concedersi un viaggio di ritorno verso le proprie origini.