VIDEO | Da quella contemporanea a quella moderna, passando per l’allegria del musical con Rugantino. La direttrice della scuola Dionysos: «Disciplina che consiglio a tutti. Non è mai troppo tardi per cominciare a danzare»
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«Quello del saggio di danza è il momento clou dell’anno, sia per gli insegnanti che per gli allievi, perché si mette a frutto ciò che si è insegnato per tanti mesi, quindi tutti noi aspettiamo questo momento con ansia». Così, prima di salire sul palco e - è proprio il caso di dirlo - dare inizio alle danze, la direttrice (nonché insegnante) della scuola di danza Dionysos di Siderno Ivana Sanci commenta l’emozione di regalare al pubblico uno spettacolo in grado di stupire ogni anno.
Una piazza Portosalvo stracolma di gente conferma che l’attesa è grande non soltanto dietro le quinte ma anche davanti al palco. Amanti della danza, semplici curiosi e soprattutto le famiglie di circa 130 ballerini della scuola di danza Dionysos sono finalmente pronte a godersi il risultato di mesi di impegno, sacrificio e costanza. «C’è un lavoro di preparazione che comprende uno studio che va di solito da ottobre a febbraio - spiega Ivana Sanci - dopodiché cominciamo con la preparazione del saggio, ci vogliono circa quattro mesi perché partecipano tutti gli allievi con vari balletti anche di varie categorie».
Si parte dai più piccoli (dai quattro anni in su) e l’atmosfera diventa subito magica, il pubblico viene catapultato nel mondo delle favole di Walt Disney! Spazio poi ai diversi stili: dalla danza contemporanea a quella moderna sulle orme del grande Michael Jackson ma non solo, sul palco sidernese c’è posto anche spazio per il musical, con Rugantino, che regala alla piazza una contagiosa allegria, una performance magistralmente interpretata che impreziosisce uno spettacolo studiato in ogni dettaglio, per emozionare ed emozionarsi.
«La danza spesso viene considerata uno sport - commenta la direttrice della Dionysos - io dico che va oltre, nel senso che mette insieme sport e arte. Questo significa avere una piena consapevolezza del proprio corpo e non solo: si studia con la musica, con i muscoli, con la testa; quindi chi si vuole avvicinare a questa disciplina avrà delle ricadute su tutto, sullo studio, sul modo di affrontare la vita. Io la consiglio veramente a tutti, piccoli e grandi: si può iniziare anche a quarant'anni».