"Padre io sono cieco, può un cieco guidare altri ciechi?". È un passo del Vangelo che ha dato il titolo alla Settima edizione dello spettacolo a cura dell'Unione italiana ciechi e ipovedenti di Catanzaro, condotta da Domenico Milani e Luciana Loprete. Sul palco del Politeama, gremito in ogni ordine di posto, si sono esibiti artisti non vedenti, in ogni forma di arte. Un modo per dare sfogo alla loro creatività ed alle loro passioni. L'arte, quella vera, abbatte le barriere, anche quelle della disabilità.

Sul palco performance emozionanti e di spessore. Applausi scroscianti per la piccola Ginevra, costretta su una sedia a rotelle ma che non ha rinunciato al sogno di danzare, realizzato grazie all'assistenza di personale specialistico nella danza paralimpica ed inclusiva.

Sono tra gli altri intervenuti l'assessore regionale al welfare Emma Staine, il sindaco di Catanzaro Nicola Fiorita. Sul palco gli allievi di danza diretta dal maestro Giovanni Calabrò ed il coro di voci bianche del comprensivo ad indirizzo musicale Ardito-Don Bosco di Lamezia Terme. L'evento si è chiuso con l'esibizione dei Finley, gruppo pop italiano vincitore tra l'altro del Best italian act agli Mtv Music Awards.

Consegnato, inoltre, un riconoscimento anche al gruppo Diemmecom, partner della manifestazione, per l'impegno promosso a sostegno delle iniziative di valenza sociale e per le campagne di sensibilizzazione sui temi della solidarietà, dell'assistenza, delle pari opportunità, della disabilità. Questo riconoscimento a ritirarlo, per conto dell'editore Domenico Maduli, il giornalista Salvatore Bruno.