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È tra le più amate dagli italiani e, soprattutto, è la prediletta calabrese. L’Abbazia di Santa Maria di Corazzo di Carlopoli, è la prima in Calabria e la 46esima a livello nazionale nel censimento del Fai (Fondo Ambiente Italiano). Un censimento importante realizzato tramite i voti dei cittadini e in cui i luoghi più votati potranno avere un aiuto da parte del Fai in termini di valorizzazione e lavori di restauro.
Ma l’Abbazia di Corazzo è un luogo decisamente fuori dal comune. Da un po’ di tempo, infatti, è stata affidata in comodato d’uso all’associazione di volontariato “Comunità SS. Pietro e Paolo”, che collabora attivamente con i centri di salute mentale di Lamezia e del Reventino.
L’area era completamente abbandonata ed esposta continuamente ad incendi e ad atti vandalici per cui necessitava di continua sorveglianza. Ora da mesi i ragazzi del centro le si dedicano con passione ed estrema sensibilità. Il sito è stato ripulito, i fiori piantati e parte del terreno destinato alla coltivazione dello zafferano, raro in Calabria.
Si tratta di una delle tante attività con cui il csm cerca di coinvolgere i suoi ospiti in un rapporto sano e articolato con il territorio a cui appartengono. Perché la malattia mentale spesso significa isolamento, vergogna, paura, ma medicine e psicoterapia non bastano ad aprire recinti, nella vita bisogna buttarsi.
E’ allora ancora più emblematico che un luogo così incantevole, rianimato da persone con disagio, abbia conquistato un posto così importante nella classifica del Fai.
Tiziana Bagnato