La tessitura, i filati pregiati realizzati al telaio e le più antiche testimonianze di arte tessile. L’argentera, le secolari miniere d'argento e i metodi di estrazione della galena argentifera, il minerale di cui la zona è geologicamente ricca. E poi, ancora, l'emblematica figura di Bruno di Longobucco, il celeberrimo concittadino vissuto nel 1200, precursore della microchirurgia; e la visione artistica e le opere del maestro Tommaso Pirillo. Questi i temi raccontati e approfonditi nelle nuove sale del Museo sulla storia di Longobucco (Cosenza), che verrà inaugurato questa sera (2 agosto) alle 18.

 

A darne notizia è il sindaco Luigi Stasi, che invita tutto il territorio a partecipare ad un evento che intende dare ossigeno ed essere occasione di crescita e opportunità per tutto l'entroterra della Sila Greca. 

 

Le quattro sezioni museali “Tessitura”, “Pittura”, “Argentera” e “Bruno da Longobucco” saranno presentate presso l'ex convento dei francescani in via Roma. Al convegno parteciperanno, tra gli altri, i membri dell'Amministrazione comunale ed i rappresentanti del Gruppo azione locale (Gal) Sila Greca. Seguirà il taglio del nastro e l'apertura ufficiale delle sale a Palazzo Citino.

 

Il progetto di utilizzo degli spazi dell'antico palazzo come esposizione permanente, nel pieno centro cittadino, è stato realizzato e finanziato anche grazie al sostegno del Gal Sila Greca. L'obiettivo è quello di creare una rete di musei. Il sito andrà a legarsi all'esperienza di successo del museo dedicato all'artigianato silano e della difesa del suolo dell'ente “Parco Nazionale della Sila”, attivo già dal 2009.

 

Due sale riguarderanno l'arte del telaio, i metodi di produzione e le raffinate tecniche di lavorazione tradizionale. Sono stati raccolti per l'esposizione filati preziosi, in parte offerti da operatori del settore, come “tessuti celestino”, in parte donati dagli stessi cittadini.

 

Nella zona dedicata all'argentera si potranno vedere i frammenti della galena argentifera. In questa sala sarà possibile trovare anche alcuni fossili millenari, che testimoniano le antichissime origini del borgo.

 

A Bruno di Longobucco ed alla storia della medicina è dedicata un'ampia porzione del museo. Al suo interno rimarranno in esposizione le copie dei trattati duecenteschi scritti dal medico, “Chirurgia magna” e “Chirurgia Parva”; e il calco originale da cui è stato creato il busto del riformatore della disciplina medica medievale, oggi esposto all'università di Padova.

 

Proprio all'autore di questa opera scultorea ed alle sue creazioni più significative, Tommaso Pirillo, è riservata un’intera sale. L'artista rappresenta un altro simbolo dell'identità e della cultura di Longobucco.