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REGGIO CALABRIA - «La vita può essere un gioco o un dramma. Una pipa in bocca aiuta a giocare un po' con quel pizzico di cultura che permette un godimento totale della propria esistenza su questa terra». Sono parole di Arnoldo Foà sull'oggetto amato da collezionisti e fumatori, oggetto che ha attraversato i secoli e che ancora oggi coinvolge migliaia di persone, ovvero la pipa. Manufatto di elevato pregio che richiede maestria, passione e creatività. Elementi posseduti dal maestro pipaio Fabrizio Romeo che da anni ormai gestisce, a Reggio Calabria, l'azienda donatagli dal padre Sebastiano. Cresciuto a contatto diretto col mondo della radica ha imparato a riconoscere il legno e i migliori tagli dell'erica così da occupare un posto di vertice nel mercato internazionale del settore. «Il segreto di una buona pipa - afferma l'artigiano Romeo - è la materia prima. La radica di erica arborea si trova solo nel bacino del Mediterraneo e quella calabrese è la migliore in assoluto. La nostra regione in passato era ricca di questa particolare radice ma purtroppo i numerosi incendi che hanno colpito soprattutto l'Aspromonte hanno dimezzato la presenza di questi arbusti sul territorio». Fortunatamente la produzione non si è totalmente bloccata e il pregiato legno diventa "oro" per il mondo dei pipari.