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Un libro e un film in un inanellarsi di ritratti, fotografie, scorci, interviste. Ma anche una vera e propria indagine e ricerca di tipo antropologico il cui risultato è la cattura di un popolo e di un’identità: quella dei calabresi.
È un progetto ambizioso, dietro cui si nasconde il pensiero meridiano, quello portato avanti da Francesco Mazza e Pino Bertelli. Due anni, 24 mesi di viaggi, ricerche, scatti, riprese, interviste, ma, soprattutto, incontri, dai quali è nato il progetto ‘Genti di Calabria’. Un lavoro a più mani composto dal libro “Atlante fotografico di Geografia Umana” e dal documentario “I colori del cielo” di cui Mazza, fotografo documentarista ha curato la regia.
Dietro l’obiettivo delle circa duecento foto che compongono l’atlante l’occhio di Bertelli, allievo di Pasolini, a cui è stato affidato il delicato ruolo, da non calabrese, di cogliere ciò che i calabresi stessi hanno difficoltà a vedere. Soffocati forse dalla consuetudine nostrana della lagnanza o intrappolati negli stereotipi e negli stigma che vogliono la punta dello stivale retrograda e stagnante, avvilita dai suoi mali, incapace di alzare la testa.
“Genti di Calabria” vuole smentire questa immagine e farne affiorare un’altra, quella della Calabria che lavora, fatica, che accoglie, si ribella, produce. Un progetto sposato appieno e sostenuto dal network LaC. «Per noi la collaborazione de LaC è un motivo di grande orgoglio - ha affermato Mazza - l’editore Maduli è coraggioso e appassionato e sapere di potere contare su un’informazione così qualificata a supportarci ci rinvigorisce».
A spiegare la genesi e le motivazioni che hanno indotto il network LaC ad intavolare una partnership è lo stesso presidente Domenico Maduli: «Il progetto "Genti di Calabria", promosso e realizzato dall'editore Franco Mazza, ha subito incontrato il mio entusiasmo perché sposa in pieno la filosofia del network LaC, ovvero La CalabriaVisione. Questa filosofia è soprattutto la mia visione sulla Calabria, ma allo stesso tempo è uno spazio pensato per raccogliere le migliori espressioni e narrazioni che raccontano la nostra terra da diverse angolature. Questo spazio – aggiunge - è aperto oltre i confini propri del network; infatti il progetto "Genti di Calabria", insieme ad altre iniziative e testimonianze viene messo a disposizione di tutti i calabresi per completare e arricchire questa visione caleidoscopica sulla Calabria e sui calabresi».
Una missione comune: raccontare la Calabria, passarla a setaccio armati di immagini e parole: «Attraverso questa partnership, ho inteso quindi arricchire LaC con ulteriori contenuti di alta qualità, con l’obiettivo di riuscire nel tempo a far sì che La CalabriaVisione diventi il più grande contenitore di sogni e di suggestioni positive sulla nostra bellissima terra – spiega ancora Maduli che del progetto ‘Genti di Calabria’ ha intuito la portata in termini di potenzialità e suggestioni. «LaC è il network dei calabresi – conclude - e ha tra le sue finalità il supporto e la promozione della Calabria attraverso i suoi volti positivi: è per questo che il progetto “Genti di Calabria” avrà la giusta visibilità su tutti i media del nostro network».
«Siamo partiti per circa due anni, siamo stati in giro per circa cinquanta paesi. Non abbiamo fatto nessuna selezione, abbiamo incontrato e dato voce al grande imprenditore, al tossicodipendente, al diverso. Abbiamo fotografato ed intervistato tutto ciò che era sulla nostra strada. Ecco perché il nostro progetto rappresenta la molteplicità e l’autenticità, senza filtri, di un popolo», spiega Mazza che ha voluto che fosse chi ha radici in un’altra terra ad inquadrare, scattare e ritrarre: Pino Bertelli.
«Ogni fotografia è un autoritratto e io ci sono dentro – ha affermato il toscano - così come sono dentro ad ogni calabrese indipendentemente dalla scala sociale. Abbiamo cercato di fotografare lo straordinario nell’ordinario. Ho trovato sui corpi e negli atteggiamenti dei calabresi il pensiero meridiano. In Calabria non si chiudono le frontiere, ma si aprono. Ho trovato un popolo che non respinge ma accoglie».
A fargli eco è Maurizio Rebuzzini, editore, storico della fotografia e tra coloro che hanno contribuito a curare la prefazione del volume: «Nessuna di queste fotografie è solo la persona che ritrae. È la persona più il fotografo».
Un lavoro in cui di stereotipi non ce ne sono, anzi, vengono demoliti. Così Mazza racconta di avere trovato, ad esempio, un’apertura incredibile verso la diversità. «Penso – confida - che questo libro possa far cambiare al mondo l’idea distorta che si ha dei calabresi, ecco perché è importante venga diffuso fuori dalla Calabria e perché è altrettanto importante siano i calabresi i promotori. Perché un libro può cambiare il corso delle cose».
«Un libro o un film di solito sono un punto di arrivo – conclude Rebuzzini - quelli che compongono il progetto “Genti di Calabria” sono anche un punto di partenza. Non sono strumenti passivi ma produzioni attive, sollecitazioni di pensieri e di coscienza».
E stasera a “Pubblica Piazza”, in onda alle 22, i protagonisti di questa straordinaria opera saranno ospiti del direttore di lacnews24.it Pasquale Motta. Nell’occasione saranno trasmessi alcune anticipazioni del documentario “I colori del cielo”.