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E’ conteso dalla nobiltà italiana e da quella spagnola. E’ il titolo di Duca di Calabria che da giorni sta contribuendo a riempire di inchiostro le pagine dei principali quotidiani internazionali. In particolare, da quando Carlo di Borbone delle Due Sicilie, duca di Noto, ha accusato il cugino di secondo grado Don Pedro di Borbone delle Due Sicilie, Infante di Spagna, di volergli usurpare il titolo.
Accade in Italia, a settanta anni dalla proclamazione della Repubblica e dopo che due anni una tregua tra i due casati sembrava essere stata raggiunta. Ma andiamo con ordine.
Per lungo tempo ci sono stati due pretendenti al titolo di Duca di Calabria, appartenenti ai due casati. Nel 2014 è stato firmato a Napoli un atto di riconciliazione tra i due rami della famiglia in cui si riconoscono mutualmente i loro titoli.
Ora, invece, la lite è ricominciata. Ad accendere la miccia l’erede siciliano. Carlo di Borbone noto alle cronache rosa per aver sposato l’ereditiera Camilla Crociani, figlia di Camillo, ex amministratore delegato di Finmare e Finmeccanica, implicato nel caso Lockheed, ha deciso di aderire alla «regola di primogenitura assoluta». In questo modo, il suo titolo passerà alla figlia primogenita Maria Carolina, per ora duchessa di Palermo. Non è così per i Borboni spagnoli che rivendicano a sé il titolo avendo progenie maschile.
Per i reali italiani è una questione di pari opportunità tra uomini e donne. Opportunità decisamente fumose.
Tiziana Bagnato