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Una bella pagina di solidarietà calabrese, ambientata negli anni quaranta nei campi di concentramento di Ferramonti, è quella racchiusa nella rappresentazione teatrale “Mio cognato Mastrovaknic”. Lo spettacolo, firmato dalla regista Adriana Toman e scritto dall’autore Ciro Lenti, debutterà domani nel nuovo auditorium di Tarsia portando in scena la storia contro il pregiudizio tra Uccio, fabbro calabrese e Mastrovaknic, professore polacco.
La pièce, un atto d’amore verso le donne e la diversità, è stata prodotta dall'associazione culturale "Arciere", distribuita dalla Fondazione Lilli Funaro e patrocinata dall'Arcigay di Cosenza, Reggio Calabria e Catanzaro. A rendere lo spettacolo intenso e a tratti divertente l’interpretazione degli attori: Marco Silani e Paolo Mauro.