L'esercito dei robot dell'artista e creative director catanzarese in esposizione al Marca fino al 30 agosto
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Miguel, Camilla, Lindo, sono simpatiche creature assemblate con oggetti provenienti dai mercati, dagli scaffali, dalle strade. Sono i "teneri bulloni" dell'artista Massimo Sirelli che dopo essere passati per esposizioni, mostre e workshop in tutto il mondo arrivano nella città natale dell'artista, al Museo Marca di Catanzaro con una mostra che sarà aperta al pubblico fino al 30 agosto in cui Sirelli raccoglie le creazioni realizzate negli ultimi anni e ne presenta di nuove.
L'esposizione è curata da Altrove, organizzazione che negli ultimi anni ha lavorato con alcuni fra i più interessanti artisti della scena contemporanea italiana e internazionale. E Sirelli, che sicuramente occupa un posto di rilievo tra questi, con la sua arte riesce a dare nuova vita ad oggetti ormai spenti e apparentemente inutili.
Dietro ogni robot di Sirelli c'è infatti una storia, un personaggio, ci sono delle emozioni che attraverso il riuso creativo degli imballaggi in acciaio, e quindi attraverso quella speciale forma di creatività definita "upcycling", riacquistano vita e valore. Per lui tutto ciò che lo circonda diventa oggetto di studio e sperimentazione: la strada, gli arredi urbani, i rifiuti. Un approccio originale partito con la street art e i graffiti quando era ancora adolescente.
E' il 2013 quando Sirelli lancia il progetto AdottaunRobot.com, la prima casa adozioni di "robot da compagnia" al mondo in cui robottini orfani del progresso industriale e del consumismo trovano dapprima il loro cuore e la loro anima attraverso l'opera e la ricerca dell'artista, per essere affidati poi ad una nuova "famiglia".