Un sogno d’amore duraturo: la 61enne iraniana racconta il segreto del suo matrimonio con il leader dei Duran Duran, la famiglia, le figlie e la sua vita lontano dai riflettori
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Yasmin Parvaneh, moglie di Simon Le Bon
Quando nella terza serata del Festival di Sanremo è comparso il cartello «Sposerò Simon Le Bon», alzato da Katia Follesa, a milioni di ex ragazze, anzi di eterne ragazze, si è scaldato il cuore. Perché quella frase non è stata soltanto una battuta per scherzare con il cantante dei Duran Duran lì sul palco dell’Ariston insieme a John Taylor, Roger Taylor e Nick Rhodes (della formazione originale mancava il solo Andy Taylor malato da tempo di cancro ndr), ma la sintesi dei sogni pop di una generazione. Con un libro e un film oggi sconosciuti ai più, e proprio per questo preziosi.
Ma c’è chi è riuscita davvero a fare quello che migliaia di ragazze osavano solo sognare: sposare il leader dei Duran Duran. È Yasmin Parvaneh, bellissima modella iraniana, moglie di Simon Le Bon da quasi 40 anni. «Ho sempre saputo di essere alta e di avere un aspetto gradevole, ma da ragazzina non avevo intenzione di diventare una modella professionista» racconta Yasmin. «Facevo qualche lavoretto con un’agenzia di Oxford, la città dove sono cresciuta, solo per guadagnarmi qualche soldo extra mentre ancora andavo a scuola. Non avevo piani per il post-diploma e nemmeno mi ponevo il problema. Sono stati i miei amici a indurmi ad andare alla Models 1 di Londra. Quando ho incassato il mio primo assegno sono rimasta senza parole".
Fu proprio in quegli anni, mentre sfila sulle passerelle di Guess e Ralph Lauren, che incontrò Simon Le Bon. «Lui mi vide su una rivista e decise di rintracciarmi. Quando lo conobbi, non rimasi particolarmente colpita, ma poi scoprimmo di avere un legame speciale. Ci siamo sposati nel dicembre del 1985 e da allora non ci siamo più lasciati. Non ho mai seguito strategie di conquista. La nostra vita è semplice, fatta di piaceri condivisi e di tanta indulgenza. Questo è il nostro segreto: non soffocarci, lasciarci spazio. A salvare una relazione è lo spazio. Mentale e fisico».
A quasi quattro decenni dal loro matrimonio, Yasmin e Simon vivono ancora con la stessa complicità di un tempo. «Mi alzo alle sette del mattino e porto i nostri tre cani in giardino. Subito dopo mi concedo un’ottima tazza di tè forte. Accendo la tv per ascoltare le notizie, ma poi arriva Simon per la colazione e la spegne perché la televisione lo irrita profondamente, così ascoltiamo Radio 4 per il resto della giornata». Insieme hanno avuto tre figlie. «Amber Rose, la nostra primogenita, è nata nel 1989 e ha seguito le mie orme nella moda. Saffron è nata nel 1991 e Tallulah nel 1994. Sono cresciute lontano dai riflettori, anche se Amber è apparsa in diverse campagne pubblicitarie».
Ma Yasmin non vuole che le sue figlie si adagino sulla fortuna di avere genitori celebri. «Sembra davvero brutto, ma c’è una maledizione della ricchezza. Se lavori per questo, è fantastico. Se lo erediti, non è così». E con un sorriso tagliente aggiunge: «Ma i nostri figli non erediteranno nulla!». Nonostante una vita apparentemente perfetta, Yasmin confessa di avere lottato con l’ansia per anni. «Passo molto tempo a calmarmi. A volte penso: e se l’autobus salisse sul marciapiede e finisse per investirmi? Quando siamo in aereo chiedo a Simon quale sia l’uscita di emergenza».
Ma proprio il marito le è stato sempre accanto. «Simon sa come tranquillizzarmi. Essere con lui mi aiuta a ritrovare la calma necessaria. È il mio punto fermo». Dalla passerella ai riflettori del gossip, Yasmin Le Bon è la donna che tutte le ex ragazzine degli anni '80 avrebbero voluto essere. E, a quasi 40 anni dal giorno in cui ha sposato Simon Le Bon, è ancora lei la regina indiscussa di quel sogno.