Presentato a Cosenza il Festival delle Invasioni. La kermesse, ricca di appuntamenti, si propone come elemento di aggregazione e di contaminazione culturale. Le “confluenze” saranno tema portante della manifestazione. L’ideale abbraccio tra il Busento e il Crati nel luogo simbolo della città vecchia, oggi presidiata dalla statua di Alarico, rappresenta nella filosofia dell’edizione 2017, il concetto di inclusione e di abbattimento delle barriere tra i popoli.

 

In questa ottica, ad inaugurare il cartellone sarà Aeham Ahmad, conosciuto a livello internazionale come il pianista di Yarmouk, campo palestinese alle porte di Damasco. Si esibirà il 29 giugno in Piazza Duomo. Aeham Ahmad, con il suo messaggio “music for hope. farà da apripista al nutrito ciclo di iniziative programmate fino a fine luglio, per le quali l’amministrazione di Palazzo dei Bruzi si è candidata nella sezione “grandi festival di rilievo internazionale” dell'Avviso pubblico regionale per la selezione e finanziamento di interventi per la valorizzazione del sistema dei beni culturali, la qualificazione e il rafforzamento dell'offerta culturale.

 

Da non perdere anche la stella del desert blues Bombino, cantautore tuareg che parla nelle sue canzoni di storie di sangue e di pace della sua infanzia, il quale si esibirà il primo luglio. Il programma è arricchito inoltre da Sara and Kenny, il duo italo-americano famoso negli States anche grazie ad un video girato a Cosenza.

Tra i concerti, spicca quello del 12 luglio con Francesco Gabbani, vincitore dell’ultimo Sanremo e disco di platino per aver toccato quota cinquantamila copie vendute, con il suo Occidentali's Karma.

 

Nella parte antica della città, anche negli scorci meno frequentati, alcune giornate – sono quelle dal 17 al 21 luglio – saranno quasi una sorta di staffetta tra eventi di musica e spettacolo di vario genere, con incursioni nel teatro di Saverio La Ruina e nei “Racconti del Mito” dei sardi Gavino e Michela Murgia.

Ma il festival non è solo concerti. Ci saranno presentazioni di libri e conversazioni con scrittori e intellettuali. Tra gli ospiti più attesi l’inviato del Corriere della Sera Giovanni Bianconi, autore de “L'Assedio. Troppi nemici per Giovanni Falcone”, e Federico Rampini con il suo seminario musicale “All you need is love - L'economia spiegata con i Beatles”.

 

«La città non è soltanto un luogo fisico ma è tale nella misura in cui determina e condiziona il modo di stare insieme» ha detto Mario Occhiuto in conferenza stampa, ribadendo l’importanza dei momenti di aggregazione estiva non solo in chiave di attrazione turistica ma anche per offrire l’opportunità di godere degli scorci del centro storico a tutti i cittadini. «Una proposta culturale – ribadisce il sindaco – che fa di Cosenza una città competitiva, che attrae, ed alla quale ha lavorato una grande squadra».

 

La vicesindaca Iole Santelli ha coordinato il gruppo di lavoro, composto dagli assessori ai grandi eventi ed alle attività produttive Rosaria Succurro e Loredana Pastore, dai dirigenti Giampaolo Calabrese (cultura), Francesco Converso (infrastrutture), e Giuseppe Nardi (risorse finanziarie), dalla consulente del sindaco alla cultura Eva Catizone e da Franco Dionesalvi, ideatore del Festival delle Invasioni e collaboratore artistico della kermesse.

Contestualmente allo svolgimento della manifestazione, resteranno aperti oltre il consueto orario il Teatro Rendano, il Castello Svevo, il Museo dei Brettii e degli Enotri, il Complesso Monumentale di San Domenico, il Duomo, il Museo Diocesano e il Museo del Fumetto.