La cantante lucana incanta il numerosissimo pubblico del teatro Belluscio. Il cartellone della rassegna propone ora due spettacoli classici
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Non poteva esserci inizio migliore per la sezione dedicata ai concerti musicali per l’edizione 2019 del Festival Euromediterraneo di Altomonte, anche per sottolineare il tema di questa edizione “Generazione Culturale” che vuole celebrare la cultura come strumento di crescita, condivisione e partecipazione collettiva.
In un teatro Belluscio stracolmo al limite della sua capienza massima, Arisa ha offerto due ore di grande spettacolo con la sua potente voce.
Un viaggio nella musica leggera italiana tra sonorità tradizionali e innovazione che ha messo tutte le generazioni d’accordo e le ha fatte cantare all’unisono. La cantante ha preso il proprio bagaglio musicale, fatto di successi come “Controvento”, “Sincerità” fino alle ultime hit dell’album “Una nuova Rosalba in città”, per tramutarlo in una esibizione live del tutto particolare in scena solo con un dj e un tastierista riuscendo a non snaturarsi, ad innovarsi e a divertire il pubblico.
Doppio appuntamento con il teatro classico
Il programma del Festival prosegue ora con un grande e gradito ritorno: il teatro classico.
Martedì 6 agosto, con ingresso gratuito al Teatro Costantino Belluscio a partire dalle ore 21, arriva il primo dei due spettacoli prodotti dal Teatro Europeo Plautino, “Menecmi”.
Protagonista di una delle opere teatrali più importanti dell’umanità è l’attore Massimo Venturiello, per la regia di Cristiano Roccamo. Lo spettacolo arriva al Teatro Belluscio dopo aver fatto tappa, in prima nazionale, al Plautus Festival di Sarsina dove si tiene la più importante rassegna europea di teatro plautino. In un atto unico, “Menecmi” rappresenta il più antico esemplare di commedia degli equivoci e racconta della scomparsa di Menecmo I avvenuta a Taranto, e del nuovo nome che viene dato a suo fratello gemello che sarà ribattezzato come Menecmo II. Menecmo I si ritrova ad Epidamno, dove diviene adulto, prende moglie e anche un’amante; i suoi loschi affari scivolano tranquilli e inosservati fino all’arrivo in città di Menecmo II, accompagnato dal suo servo Messenione. L’omonimia e l’aspetto identico dei due fratelli genera una serie esilarante di fraintendimenti, palesi al pubblico ma ignorati dai protagonisti, e per questo capaci ancor più di alimentare l’attenzione degli spettatori.
Mercoledì 7 agosto, sempre alle 21 e sempre al Teatro Belluscio (ingresso gratuito), sarà poi la volta de “Le Nuvole”, uno dei testi più importanti della storia del teatro. La satira de “Le Nuvole” di Aristofane è diretto da Cristiano Roccamo e vede in scena Simone Càstano e Gianluca D'Agostino. È ritenuta una delle più belle opere teatrali antiche con al centro uno dei più classici temi propri delle commedie: il conflitto generazionale. Un anziano che lamenta i difetti delle nuove generazioni, incarnati nel figlio, che vanno a minare i valori tradizionali della pòlis.
I due attori in scena, rimanendo perfettamente aderenti al testo aristofaneo, fanno rivivere un grande classico. Il continuo conflitto è tema attuale, vivido nella società di oggi. Senza rimandi al contesto contemporaneo il gioco di scena è costruito con la capacità interpretativa senza forzatura dei caratteri, tipico della commedia antica, ma grazie all'interpretazione e soprattutto al testo.