«La Calabria è per me una conseguenza della mia cultura totale. Ogni volta che viaggio in auto, non solo in tour, è una tappa più che obbligata: mi piace soffermarmici, godermela. Mi piacciono i modi delle persone, la gentilezza». Per Carmen Consoli la nostra regione è un prolungamento della sua: «È Sicilia del nord, per me, fino al Salento» afferma. La “cantantessa” arriverà a Catanzaro proprio domani per l’atteso concerto che in serata terrà al Teatro Politeama, appuntamento tra i più attesi del XX Festival d’autunno.

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Consoli salirà sul palco per un’esibizione in chiave acustica, accompagnata dai suoi musicisti storici  Massimo Roccaforte alle chitarre e Adriano Muraina al violino. «Ho sempre portato in giro delle cose acustiche, concerti come “L’anello mancante”, in cui mi esibivo da sola alla chitarra – racconta -. Ho sempre sentito l’esigenza di riportare a nudo le mie canzoni, così come nascono, e creare col pubblico un rapporto più intimo. Mi piace molto. Suoneremo un po’ tutti i brani fondamentali della mia carriera, ma in realtà lo spettacolo varia di sera in sera: decidiamo la scaletta della serata poco prima di entrare in scena perché i miei musicisti suonano con me da sempre e conoscono bene tutto il mio repertorio. Ogni volta quindi è un concerto diverso». E aggiunge: «La bellezza di questo mio tour, perché lo sento nel profondo, è di avere la fortuna di avere degli amici con cui condividere il palco. Con gli uomini della mia vita, Massimo e Adriano, mettiamo in risalto la delicatezza e la dolcezza, grazie all’abilità con cui questi due cavalieri cuciono intorno a me le atmosfere, in punta di plettro e di arco».

È un fiume in piena Carmen Consoli, non solo quando si parla di musica, ma anche quando dalle chiacchiere si va a toccare il suo rapporto con la nostra terra, parte di quel Sud che era terra federiciana, un argomento che le sta particolarmente a cuore: «Siamo molto simili calabresi e siciliani: nel folklore, nella lingua perché i nostri dialetti sono vernacoli – dice - e questa è una cosa che mi elettrizza veramente. Tra l’altro io ho anche sangue calabrese: mia nonna era calabrese, proveniamo dalla famiglia Augimeri. Adesso che stiamo parlando ho di fronte proprio un quadro del nostro antenato», il pittore palmese Domenico Augimeri.

«La Calabria è una terra che sta emergendo sempre più e con grande forza, che ha una potenzialità smisurata, come tutte le terre del sud – tiene ad aggiungere -. Ed è bello intravederla questa potenzialità, attraverso i giovani, dalle loro menti: dal fatto che c’è una certa cultura poetica e filosofica che viene fuori, comune anche alla mia terra. Dovremo solo riappropriarci della nostra storia, ricordare cosa siamo stati prima dell’Unità d’Italia, non per creare discordia, ma un senso di gratitudine. Tra la peperonata e la ‘nduja, anzi no, voi a Catanzaro avete il morzello, ci sono tante altre cose molte belle. E anche artisticamente avete delle belle realtà».

«Carmen Consoli è una delle artiste più talentuose e apprezzate della scena musicale italiana – ha affermato il direttore artistico del Festival d’autunno Antonietta Santacroce -. Con lei andiamo a completare il trio di donne che ho voluto per questa edizione del Festival, inaugurata dalla grinta rock e dalla determinazione di Loredana Bertè e proseguita con la sensualità e lo stile unico ed evergreen di Patty Pravo. Carmen Consoli chiuderà questa sessione mettendo in luce la parte più intima e delicata delle donne, grazie alla sua abilità vocale e alla sua capacità di trasmettere emozioni. Sarà quindi una serata indimenticabile, all’insegna della musica d’autore più raffinata e coinvolgente».

Ricordiamo che venerdì sera prima del concerto di Carmen Consoli, ci sarà la premiazione della vetrina vincitrice della mostra “Venti anni di Festival d’autunno”, realizzata dal Festival d’autunno in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Catanzaro, in esposizione proprio fino al 29 settembre su Corso Mazzini, e che gli spettatori del Festival d’autunno possono usufruire di un biglietto agevolato per l’ingresso alla mostra “Capolavori svelati” allestita al San Giovanni. Il Festival d’autunno è realizzato dall’associazione Donne in arte con il supporto di Mic, Por Calabria Fesr Fse, Calabria Straordinaria, in collaborazione con Fondazione Carical e i Comuni di Catanzaro, Montauro, Soverato, Tropea e Santa Caterina.