Fresco di vittoria ai David di Donatello 2018 per il Miglior Cortometraggio, il regista catanzarese Alessandro Grande ha presentato oggi pomeriggio a Crotone “Bismillah”. La visione del lavoro cinematografico è rientrata nella kermesse “Festival dell'Aurora”; un momento non solo per apprezzare l'opera vincitrice, ma anche per soffermarsi a riflettere sulla tematica del film e sulla cinematografia calabrese.

 

«E' una storia d'amore e di fratellanza – ha dichiarato Grande – dove la cornice dell'immigrazione ha una componente fondamentale e sociale. Quello che vuole trasmettere la storia è la speranza, una componente fondamentale che deve guidare tutti i giorni, non solo per chi fugge da qualcosa, ma anche per chi resta. Samira si troverà una notte ad affrontare un problema più grande di lei, che riguarderà suo fratello. E' una tematica che riguarda tutta l'Italia e non solo, però la cosa più importante di questo film sono i sentimenti dei protagonisti».

 

Ad accompagnare Alessandro Grande, il presidente della Calabria Film Commission Giuseppe Citrigno e il produttore della Indico Film Luca Marino. «Il cinema calabrese l'abbiamo trovato in un coma profondo – ha dichiarato Citrigno – però siamo riusciti a ridargli vita, e penso che se dopo 100 anni di cinema in Calabria, finalmente siamo riusciti a portare tre David di Donatello in un colpo solo, vuol dire che lo stiamo riprendendo bene. Certamente ci vuole l'aiuto di tutti, ci vuole il sostegno della filiera; sono molto ottimista poiché c'è tanta voglio di ripartire, anche perchè sono convinto che avremo tanti altri successi».

«Il cinema calabrese va tutelato nell'ottica di sviluppi futuri – ha dichiarato Marino – certo il David è stata una grande onda mediatica che spero si ripercuoterà su tutte le industrie tecniche e sulle società di produzione. Spero che ci siano molti altri progetti in futuro che sicuramente andranno tutelati».