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L’oro di Napoli sbarca a Cerisano nell’ambito della 24ma edizione del Festival delle Serre. Le eccellenze della città partenopea rappresentano il filo conduttore della kermesse che ha intrapreso un interessante percorso tra le capitali del Mezzogiorno, nel tentativo, fin qui perfettamente riuscito, di ricostruire quella identità meridionale tanto bistrattata eppure tanto preziosa e carica di energia culturale e sociale.
Il riscatto del sud alimentato dai cittadini
A Palazzo Sersale, per una riflessione sul tema Governare da Sud, è giunto anche Luigi De Magistris. Vivace il confronto con il primo cittadino di Cerisano Lucio Di Gioia e gli altri amministratori locali dei piccoli borghi delle serre cosentine. Presenti i sindaci di Mendicino, Domanico, Castrolibero, Dipignano e Carolei ed il presidente del consiglio di Marano Principato. De Magistris ha portato la sua esperienza di amministratore arrivato al capezzale di Napoli in un momento nel quale la città era ferita dalla criminalità, sommersa dalla spazzatura, priva di risorse finanziarie. «La storia politica contemporanea di Napoli – ha detto De Magistris – dimostra che il riscatto non viene da Roma, ma dai cittadini. I vari governi nazionali che si sono succeduti, da quello di Berlusconi a Monti a Letta, a Renzi, non hanno certo sostenuto la rinascita di Napoli. Stesso discorso vale per il governo regionale. Alla fine però, prevale il capitale umano, insieme al coraggio e, perché no, anche a un po’ di sana follia».
Tra la gente c'è ancora tanta passione politica
«A Napoli i cittadini mi aiutano a governare - ha aggiunto l'ex magistrato - spinti da una profonda passione, nella consapevolezza che nessuno ci verrà a salvare. A Napoli la politica è alimentata dai cittadini. Perché non è vero che c’è l’antipolitica. C’è qualcuno che ha sporcato la politica, ma tra la gente c’è tanta voglia di politica. Ho visto a Napoli una partecipazione politica straordinaria con tanta unità. Sono saltati gli schemi dei partiti tradizionali lasciando spazio ad un comune sentimento di salvaguardia dei beni comuni, dei valori identitari, della cultura. Il popolo si è così ritrovato. Da qui il sud deve ripartire».
La Divina Commediola di Giobbe Covatta strappa risate e riflessioni
Nella serata poi, risate in agrodolce con Giobbe Covatta. La sua Divina Commediola, baluardo della comicità sociale, genera applausi ed aiuta a riflettere sulle condizioni delle popolazioni africane.
Il Festival delle Serre è articolato in differenti sezioni: teatro, jazz, cinema, musica classica, mostre, spiral sound riempiono le strade dell’antico borgo. La kermesse si concluderà il 9 settembre.
Salvatore Bruno