Dagli studi a Cosenza fino alle collaborazioni con direttori di fama internazionale: «Con sacrificio, studio e pazienza nessun traguardo diventa impossibile»
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Un ricco curriculum per un giovane musicista calabrese, Francesco Muraca un presilano nato nel 1991 a Cosenza. La passione per la musica lo porta ad intraprende lo studio delle percussioni presso il Conservatorio di Cosenza all'età di 11 anni sotto la guida del maestro Athos Bovi. Ma a Francesco ancora non basta. Infatti decide di intraprendere privatamente lo studio del pianoforte e della direzione d'orchestra negli anni successivi. Nell'anno accademico 2009/2010 consegue il Diploma in Strumenti a percussione con il massimo dei voti, lode e menzione d'onore sotto la guida del maestro Carobbi.
Ma cosa manca della Calabria a Francesco Muraca?
«Sicuramente mi manca quel tessuto fatto di relazioni genuine e scambi interpersonali intrisi di gentilezze spontanee, aspetti purtroppo molto carenti nella società frenetica milanese. E sicuramente l'incontaminata Sila, con la sua pura paesaggistica, fa sentire la sua mancanza». Nel Maggio 2010 inizia la sua collaborazione con l'orchestra del Teatro alla Scala, l'omonima orchestra Filarmonica e il gruppo da camera "I Percussionisti della Scala". Nel 2015 vince il concorso per il ruolo di percussionista stabile presso il Teatro alla Scala. Da allora la sua attività artistica è ricca di collaborazioni con direttori di fama internazionale.
Chi o cosa ha pesato sulla decisione di Francesco di dedicare la sua vita totalmente alla musica?
«L'inizio per gioco, nella banda battente nel piccolo paesino presilano (Perito), poi gli studi presso la scuola musicale, l'ammissione al conservatorio, e come per magia, una fulminea reazione a catena che mi ha portato ad alimentare giorno dopo giorno una passione che è diventata missione esistenziale, convogliando dunque una grandissima parte delle mie risorse fisiche ed intellettuali allo studio della musica. La famiglia è stata sicuramente di supporto sia per quanto riguarda l'innesco della passione, che il mantenimento della stessa».
Dal 2017 dirige diversi gruppi da camera del Teatro alla Scala. Nel giugno del 2022 è alla guida della Filarmonica della Scala per svolgere la prova di soundcheck del tradizionale concerto in Piazza del Duomo a Milano. Nell'ottobre dello stesso anno dirige l'Ensamble Contemporaneo della Scala. Muraca collabora con il Teatro alla Scala ed è diventato membro effettivo dell'orchestra nel 2015, nel ruolo di percussionista.
Un traguardo per molti irraggiungibile…
«Un traguardo importante, ma niente di irraggiungibile se alla passione si aggiunge sacrificio, disciplina, pazienza, ambizione ed un pizzico di fortuna nel trovarsi nel momento giusto al posto giusto. Il tutto condito da un autentico sentimento d'umiltà che è necessario affinché rimanga sempre aperta la strada dell'apprendimento e della crescita professionale ed umana».
Francesco è laureato in Scienze e Tecniche psicologiche, con una tesi sulle basi neurofisiologiche della dimensione ritmica nella pratica musicale. È autore dell'opera lirica "Fanny", melodramma in due atti pubblicato da Emw Edizioni Musicali Wicky su libretto di E. Cattaneo.
Ma lui tornerebbe mai in Calabria a fare musica? Magari ad insegnare...
«Ritornare in Calabria a fare musica? perché no! Diciamo che presto mi avvicinerò abbastanza alla Calabria, in quanto ho ricevuto una commissione dal Teatro Massimo Bellini di Catania per realizzare una cantata per coro e orchestra in occasione di un concerto sinfonico della stagione 2024, per cui sarò in veste di compositore in Sicilia nella primavera 2024. Insegnare non è una mia vocazione, nonostante riconosca un notevole valore alla figura dell'insegnante, per cui credo che semmai dovessi ritornare in Calabria a fare musica, lo farei in veste di esecutore, compositore o direttore d'orchestra».