A soli 19 anni, Sarah Toscano si prepara al suo debutto sul palco più importante d’Italia: il Festival di Sanremo. Dopo aver vinto Amici 23, la giovane promessa della musica italiana è pronta a mostrarsi al grande pubblico con Amarcord, un brano scritto a quattro mani con Federica Abbate e Jacopo Ettorre, che parla d’amore con lo stile autentico e diretto che ormai la contraddistingue. Sarah è emozionata, ma non si lascia travolgere dalla pressione: dietro il suo viso pulito e la dolcezza da ragazza della porta accanto, si nasconde una determinazione granitica. «L’unica promessa che ho fatto a me stessa è di godermi ogni momento. Maria De Filippi me l’ha detto: “Hai già vinto salendo su quel palco, il resto non conta”. Spero di ricordarmelo anche quando l’ansia sarà alle stelle!» racconta lei stessa.

Nonostante la giovane età, Sarah è un’artista che ha già vissuto più vite: dalle esibizioni nei villaggi turistici, ai primi timidi tentativi a Area Sanremo, fino all’ingresso nella scuola di Amici, dove ha imparato a credere nelle proprie capacità e a crescere come cantante e come donna. «Ho capito che l’autostima si costruisce passo dopo passo. A volte pensi di non farcela, poi ti sorprendi di quanta strada hai percorso.» E ora, sul palco dell’Ariston, Sarah è pronta a fare un altro passo importante nella sua carriera. Tra sogni, ansie e riti scaramantici (come il gelato “fortunato” che non mancherà neppure stavolta), la giovane cantante ci racconta la sua vigilia sanremese.

Sarah, cosa ti ha spinto a scegliere Amarcord per Sanremo?
«Quando è nata Amarcord, ho capito subito che era il pezzo giusto. È una canzone che mi rappresenta totalmente, sia musicalmente che a livello tematico. Parla d’amore, ma lo fa a modo mio, con quel “tira e molla” che è tipico delle mie canzoni. Ci sono soddisfazioni che non si possono spiegare e presentare questo brano al Festival è sicuramente una di quelle. Sono felice e non vedo l’ora che il pubblico possa ascoltarlo!».

Hai già provato il pezzo con l’orchestra. Come suona Amarcord dal vivo?
«Suona benissimo! È un pezzo completamente orchestrale, ricco di archi, e si presta perfettamente a questo tipo di adattamento. È stata una grande emozione sentire la canzone con una produzione così “piena”. Spero che renda sul palco tanto quanto ha reso durante le prove. Diciamo che, incrociando le dita, dovrebbe funzionare!».

Giornata di prove all Ariston del Festival di Sanremo 2025 Sarah Toscano
Giornata di prove all Ariston del Festival di Sanremo 2025 Sarah Toscano
Giornata di prove all Ariston del Festival di Sanremo 2025 Sarah Toscano

Prima di Amici, avevi già respirato l’atmosfera sanremese con Area Sanremo nel 2022. Torneranno quei ricordi?
«Assolutamente sì! Area Sanremo è stata una tappa fondamentale per me. È stato il mio primo passo nella musica, la prima volta che ho fatto ascoltare una mia canzone. Chiaramente, stavolta non avrò molto tempo per andare in giro per la città, ma di sicuro troverò il momento per prendere il mio “gelato fortunato” nello stesso posto in cui andavo sempre. Fa parte del rito, non posso saltarlo! (sorride, ndr)».

Al di là della classifica, qual è il tuo obiettivo per questo Festival?
«Il mio obiettivo non è legato alla classifica. Voglio arrivare a fine settimana, guardarmi allo specchio e dirmi: “Brava, ce l’hai fatta! Sei stata all’altezza”. La mia paura più grande è non riuscire a godermi il momento a causa dell’ansia, perché so che sarà altissima. Voglio vivere ogni attimo al meglio, con tutta la consapevolezza possibile. Spero di mantenere questa promessa».

L’esperienza ad Amici quanto ha influito sulla tua crescita artistica?
«Tantissimo. È stata una lezione continua. Ho imparato a stare sul palco grazie anche ai concerti nei villaggi turistici, ma Amici mi ha dato la possibilità di affinare tutto: la tecnica, la sicurezza e soprattutto l’autostima. Ho ancora tanta strada da fare, ma oggi mi sento molto più forte rispetto a quando ho iniziato».

Hai una fonte d’ispirazione particolare?
«Dua Lipa! La adoro. Nell’ultimo album ha creato canzoni super leggere e orecchiabili, mantenendo però una grande varietà stilistica. Ogni brano è diverso dagli altri. E poi lei ha una presenza scenica incredibile. Sale sul palco e guarda la telecamera a testa alta, come una vera dea. Vorrei avere la sua stessa sicurezza!».

Si dice che Maria De Filippi abbia ascoltato Amarcord in anteprima…
«È vero! Il suo parere è fondamentale per me. Continuo a sentirla anche ora e pensi che le ho fatto vedere tutti gli outfit di Sanremo prima ancora di mostrarli a mia mamma! Ci tengo alla sua approvazione, perché so che ha un gusto impeccabile. Fortunatamente, le sono piaciuti! Mi ha detto: “Goditela, sei giovane e hai già raggiunto un traguardo incredibile. Non farti prendere dall’ansia, vivi questa esperienza fino in fondo”. Sto cercando di tenerlo a mente ogni giorno».

E per quanto riguarda l’amore? Tema sempre centrale, anche in Amarcord…
«Ah, l’amore è un tasto dolente! (ride, ndr). È un tema tragicomico per me. Come racconto nel brano, è un continuo tira e molla. Non ho mai avuto una relazione vera e propria. Sono giovane, ok, ma qualche delusione l’ho già vissuta. Forse non ho ancora incontrato la persona giusta. Vedremo… magari sarà proprio dopo Sanremo!».