La scelta di aprire la 59ma stagione lirica del Rendano con un matinée dedicato alle scuole va nella direzione di educare i più piccoli alla cultura del teatro, anche quello più impegnato. La Cenerentola, opera buffa di Gioacchino Rossini messa in scena su libretto di Jacopo Ferretti per la regia di Matteo Anselmi ripresa in questo spettacolo da Giulio Leone, ha colpito nel segno, suscitando nell’inesperto ma attento pubblico un turbinio di emozioni. Merito soprattutto di una straordinaria Anna Doris Capitelli.

Un momento speciale

Il mezzosoprano italo-tedesco, è reduce da una impegnativa trasferta in Cina al fianco di Placido Domingo e tuttavia sul palcoscenico è apparsa in forma smagliante, radiosa, anche grazie alla sua particolare condizione di mamma in attesa al quarto mese di gravidanza: «Una cosa molto speciale – ha detto al nostro network – Il bambino o la bambina che porto in grembo oggi canterà in qualche modo con me. Questo ruolo della Cenerentola, che in quest'opera si chiama Angelina, è bellissimo perché il suo carattere si basa sulla bontà, sul cuore grande. È un personaggio a cui non interessano le ricchezze o la vita mondana. Infatti si innamora del principe senza conoscerne l’identità. Un storia d’amore di cui oggi c’è molto bisogno». L’allestimento è una coproduzione del Teatro Rendano con Rete Lirica Marche su progetto del Rossini Opera Festival e della Fondazione Bernardo De Muro.

Bacchetta d'eccezione per l'Orchestra Sinfonica Brutia

Per la direzione musicale è giunta una bacchetta d’eccezione, quella del maestro Francesco Di Mauro, con una notevole esperienza internazionale «Questa è una di quelle opere che io definisco perfette per il pubblico – ha affermato - perché la commistione tra la musica e le voci è tale da tenere sempre alta l'attenzione sia nei momenti musicali che nei recitativi». Il maestro Di Mauro ha diretto l'Orchestra Sinfonica Bruzia: «È un bene che si investa in una realtà, in un gruppo di musicisti locali, per dare una identità anche a questo magnifico teatro». Nel cast scelto dal direttore artistico della stagione lirica Luigi Stillo, anche il tenore Enrico Iviglia (Don Ramiro) e poi Matteo D'Apolito nel ruolo di Alidoro, William Hernandez (Dandini), Paolo Ingrasciotta (Don Magnifico) e le due sorellastre l'apprezzata cosentina Sarah Baratta (Clorinda) e Giulia Alletto (Tisbe). Nell’ottica di una valorizzazione degli artisti locali anche il coro lirico Francesco Cilea diretto da Bruno Tirotta. Le scene sono di Lorenzo Mazzoletti e i costumi di Viola Sartoretto. La recita serale andrà in scena alle 20,30 del 30 ottobre con replica alle ore 17 del primo novembre.