Piccola società disoccupata, messo in scena al Teatro Morelli di Cosenza dalla compagnia piemontese Acti Teatri Indipendenti per la regia di Beppe Rosso, è un affresco della società moderna, alle prese con il conflitto generazionale tra i giovani che faticano ad entrare nel mondo del lavoro e gli anziani costretti a rimandare il momento della pensione. Dalla traduzione di un testo francese di Remi De Vos, i personaggi della commedia, interpretati, oltre che dallo stesso regista, anche da Barbara Mazzi e Ture Magro, si dibattono in una lotta senza esclusione di colpi per conservare o trovare un impiego, in un contesto nel quale, tra slanci d’amore, ingenuità e momenti di grande illusione, vengono rappresentate tutte le figure della sfera occupazione: il precario, il senza lavoro, il freelance, l’occupato a tempo indeterminato e quello in via di licenziamento.

Pisano: «Offerto uno spaccato del miglior teatro contemporaneo»

Piccola Società Disoccupata è lo spettacolo di chiusura della stagione del More, il cartellone di teatro contemporaneo promosso da Scena Verticale in partenariato con il comune di Cosenza, e diretto da Dario De Luca. Settimio Pisano, direttore organizzativo della stagione, traccia un bilancio.

Salvatore Bruno