Il testo è contemporaneo, ma dialoghi e ambientazioni dello spettacolo A Mirror, letteralmente “allo specchio”, richiamano le atmosfere dell’Europa nazifascista, di un clima scandito da censure, di quelle che soffocano le libertà. Anche quella dell’espressione artistica, dove il regime vieta la messa in scena delle opere shaksperiane, perché se il teatro genera emozioni, quelle emozioni diventano energia che gli spettatori, ovvero il popolo, possono ritorcere contro il dittatore. Gli attori mettono allora in scena una performance clandestina, dagli esiti imprevedibili.
Al Rendano di Cosenza, lo spettacolo inserito nel cartellone de l’Altro Teatro a cura di Gianluigi Fabiano e Giuseppe Citrigno, ha visto spiccare Ninni Bruschetta, a proprio agio nella duplice veste ironica e drammatica richiesta dalla rappresentazione, in cui si muovono anche Greg, al secolo Claudio Gregori, Paola Michelini, Fabrizio Colica e Giuseppe Musiu.

Performance impegnativa

«Di sicuro una interpretazione impegnativa – ha detto proprio Ninni Bruschetta in una intervista al nostro network – A Mirror è già stato messo in scena con successo in Inghilterra. La scrittrice, bravissima, Sam Holcroft, ha scelto di affrontare problematiche clamorosamente riemerse nel mondo contemporaneo. La guerra certo, ma non solo. Perché la guerra – afferma l’attore – è soltanto la conseguenza di una grande voglia di privare le persone della libertà e soprattutto, che è proprio il tema secondo me della rappresentazione, di privarle della verità». La trama è ambientata in uno stato totalitario in cui il Ministero della Cultura deve approvare tutte le opere d’arte. Il pubblico viene accolto in quella che sembra essere una sala eventi addobbata per un matrimonio per dissimulare la messa in scena di uno spettacolo, recita il manifesto, falso e non autorizzato condotto da un gruppo di attori ribelli e con il rischio della possibile irruzione in sala delle forze.

Alla prova la maturità dello spettatore

La regia e l’adattamento italiano sono di Giancarlo Nicoletti, le scene di Alessandro Chiti, le musiche originali di Mario Incudine, i costumi di Giulia Pagliarulo e la produzione è firmata da Viola Produzioni e Altra Scena. L’esibizione mette alla prova la maturità dello spettatore: «Ma il pubblico è molto più bravo di noi attori – replica Ninni Bruschetta – Sottovalutarne le qualità è un errore. Il pubblico è un'entità meravigliosa capace di comprendere perfettamente ogni meccanismo della messa in scena. Mi piace di questa opera la possibilità di potermi esprimere su registri diversi, questo è molto divertente anche davanti ad un finale dichiaratamente drammatico». 

Il prossimo appuntamento della prosa al Rendano propone l’attesa commedia Benvenuti in Casa Esposito per la regia di Alessandro Siani. L’unico spettacolo originariamente previsto, quello del 29 aprile, è andato sold out. Per cui è stata aggiunta una nuova data, quella del 28 aprile.

Prosegue la stagione di prosa del Rendano di Cosenza. In scena Greg e Ninni Bruschetta per uno spettacolo ironico e dal sapore amaro